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(18 Luglio 2007)
Dopo 6 mesi di campagna a senso unico a favore dei fondi pensione fatta da Governo, opposizione, sindacati confederali, Confidustria, banche, assicurazioni, e finanziata anche con spot di varie decine di milioni di € pagati con i soldi pubblici,
LA MAGGIORANZA DEI LAVORATORI HA DETTO NO:
- A fine 2006 aderivano già ai fondi il 15,3 % dei lavoratori;
- al 30/6/2007 le nuove adesioni ai fondi negoziali sono state solo 372.000 (+ 3,8%) (IlSole24ore, 14-7-2007), portando il totale al 19,1% dei potenziali aderenti.
Mancano i numeri dei lavoratori truffati col meccanismo illegale del silenzio/assenso (8% secondo alcune stime), ma è ormai certo che
I LAVORATORI IN GRANDE MAGGIORANZA NON SI SONO FIDATI DELLA BORSA E DEI MERCATI FINANZIARI.
Lo Slai Cobas ha presentato un esposto penale
contro il furto del TFR e propone:
• Abrogazione del silenzio assenso e della adesione forzata e a vita ai fondi pensione
• No alla privatizzazione delle pensioni pubbliche
• Abolizione secca dello scalone e diminuzione dell´età per andare in pensione
• No al taglio delle pensioni (con la modifica dei coefficienti), SI a consistenti aumenti per poter vivere
• Ripristino del sistema di calcolo retributivo
• Contributi a carico del padronato per i periodi di disoccupazione dei precari
SI A PENSIONI PUBBLICHE DIGNITOSE !
NO AI FONDI PENSIONE PRIVATI
Prepariamo nei prossimi mesi una vera mobilitazione nazionale unitaria
LAVORO STABILE, SALARIO, DIRITTI
Slai Cobas
http://www.slaicobas.it
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