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Appalto aeroporto Marconi: confermate dai fatti le denunce della cub

Assunzioni da caporalato guidate dai delegati Cgil. La Giacchieri si rimangia l’impegno di convocare il tavolo sindacale unitario con tutti i sindacati

(25 Settembre 2007)

Si stanno svolgendo in queste ore le chiamate nominative e discrezionali da parte della GIACCHIERI.

La GIACCHIERI si rimangia gli impegni per la trasparenza delle assunzioni e per la riapertura del tavolo unitario come proposto solo venerdì scorso dalla stessa azienda, infatti l’incontro previsto per domani mattina è stato annullato questa mattina dai responsabili della direzione azindale.

Presso gli uffici dell’Aeroporto i responsabili della Giacchieri, coadiuvati da delegati CGIL, si sono presentati con un elenco del personale ex Gesticoop, un elenco con evidenziati in giallo le persone escluse dalle assunzioni, a partire dai delegati sindacali CUB/RdB e UIL.

I contratti proposti ai lavoratori sotto ricatto sono a termine della durata di un anno, la Giacchieri si riserva di utilizzare tale periodo come improprio periodo di prova, per poi selezionare ulteriormente i lavoratori. Questo pesante ricatto si amplifica con la condizione di immigrato che riguarda la maggioranza degli addetti.

All’atto dell’assunzione di lavoratori devono inoltre “autocertificare” la propria iscrizione alle liste di mobilità, mentre nella realtà la procedura di mobilità non è stata ancora conclusa ma appena avviata e con diverse irregolarità.

Si confermano tutte le denunce e le ragioni portate avanti dalla CUB/RdB in questi giorni di lotta e mobilitazione: all’aeroporto Marconi si stanno massacrando i minimi diritti e la dignità dei lavoratori a esclusivo vantaggio della riduzione dei costi del servizio, si pongono sotto ricatto i lavoratori per ottenere la massima flessibilità negli orari e nelle mansioni, si attacca il sindacato di base per normalizzare ogni conflittualità e prospettiva di rispetto dei diritti contrattuali.

Il risultato è che al Marconi si aumenta la precarietà con una valanga di contratti a termine e più di 70 ex dipendenti della Gesticoop rimangono esclusi dalla riassunzione e senza lavoro.

Di fronte alla gravità della situazione che va molto al di là delle normali controversie sindacali è necessario l’impegno di tutte le forze politiche e sociali della città, rompendo il muro di complicità che sta assicurando a SAB e ai gestori dello scalo bolognese completa mano libera nella ristrutturazione selvaggia dei servizi di terra dell’aeroporto.

Bologna 24 settembre 2007

p. CUB/RdB Bologna
Luigi Marinelli

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