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(17 Ottobre 2010) Enzo Apicella
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(Ora e sempre Resistenza)

Trieste. No all’ipocrisia della giunta comunale

Non sì può parlare contro il nazifascismo alla Risiera e celebrare il propagandista fascista e combattente franchista Mario Granbassi!

(10 Maggio 2009)

Sappiamo che la politica degli apparati gerarchici e parassitari è piena di esempi di opportunismo e di falsità. Sono pronti a cambiare posizione quando conviene alla loro ambizione di potere e di privilegio.

Ma esiste un minimo di decenza! In questo caso, nella Giornata della Memoria che ricorda i crimini del nazifascismo, la decenza è ampiamente contraddetta dalla doppia faccia, peraltro evidente a tutti coloro che vogliono vedere i fatti.

Da una parte il Sindaco e la Giunta pretendono di onorare le vittime della Risiera (slavi, ebrei, partigiani e sospetti oppositori al Terzo Reich e alla sua servile Repubblica di Salò) e dall’altra hanno deciso di glorificare con uno spazio pubblico un presunto giornalista, in realtà un vero e proprio megafono del regime. Mario Granbassi mise, senza alcuna incertezza, la penna, la voce e le armi al servizio del fascismo e del franchismo (dittatura sanguinaria e oscurantista che si impose sul popolo spagnolo con la guerra civile e con l’aiuto dei nazifascisti).

Oggi il nome di Mario Granbassi è diventato il simbolo della rivincita dei neofascisti triestini ora tronfi per essere giunti al vertice dell'istituzione comunale. Granbassi era già stato un simbolo, a partire dal gennaio 1939, quando morì in Spagna, per il regime mussoliniano. I GUF (Gruppi Universitari Fascisti) di Trieste assunsero il suo nome in quanto “eroe fascista”. Il loro foglio, chiamato “Decima Regio”, il 12 febbraio del 1943 commentava in modo entusiasta l’arresto e il probabile internamento di alcuni ebrei (gli avvocati Volli e Kostoris, Isidoro Tasso, David Romano e Felice Israel) e auspicava “prossime e più sostanziose pescate”.

La Giunta crede di essere ancora in pieno regime fascista e tranquillamente ripropone la figura di Mario Granbassi quale personaggio positivo e meritevole di un riconoscimento particolare come quello dell’intitolazione di uno spazio pubblico (via o scalinata non ha importanza).

TRIESTE ANTIFASCISTA NON PUÒ PERMETTERLO! Lo sta dimostrando e lo dimostrerà con tutti i mezzi possibili

LUNEDI’ 11 MAGGIO ORE 18.30 PIAZZA UNITA’
PRESIDIO ANTIFASCISTA

Coordinamento Antifascista di Trieste
Cittadini Liberi ed Eguali

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