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La crisi va pagata da chi l'ha provocata impediamo la finanziaria – massacro

(29 Maggio 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.slaicobas.it

Sabato 29 Maggio 2010 21:27
Milano Sabato 5 giugno alle h. 15.00 - L.go Cairoli
Confederazione COBAS - USB Unione Sindacale di Base - Slai Cobas

In questo biennio i lavoratori sono stati ulteriormente spremuti dal potere economico e politico: a milioni di licenziati e cassaintegrati scadono gli ammortizzatori sociali; dilaga un precariato senza speranze; tagli impressionanti dei servizi sociali; massacro nella scuola pubblica (41 mila posti di lavoro in meno per settembre) e l'espulsione in massa del precariato scolastico; incessante attacco al pubblico impiego, mentre cresce a dismisura l'evasione fiscale e il dilagare della corruzione; la pressione del fisco sui salari e sulle pensioni è diventata intollerabile.

In più, il governo vuole eliminare l'art.18 dello Statuto dei Lavoratori e annuncia ulteriori attacchi al diritto di sciopero, continuando a negare rappresentanza e diritti, vuole cancellare definitivamente funzione e portata dello Statuto dei lavoratori.

Per impedire le riduzioni salariali, il blocco della contrattazione e congelamento dei contratti nazionali, l'elevamento dell'età pensionabile e la drastica riduzione delle pensioni, l'abolizione di ogni garanzia contro i licenziamenti, i massicci tagli di posti di lavoro nella scuola e in tutto il settore pubblico, l'unica via di salvezza è la crescita rapida della solidarietà e dell'unità nella lotta contro i poteri economici e politici europei.

In questa direzione il 5 giugno, a fianco della manifestazione nazionale a Roma, se ne svolgerà una in Lombardia, proposta a tutti coloro che si battono contro le catastrofiche ricette di “uscita dalla crisi" del potere economico e politico.

Il popolo greco rappresenta oggi l'avanguardia europea della lotta contro un capitalismo che ha portato l'Europa e il mondo nella più catastrofica crisi economica del dopoguerra, per questo proponiamo che il 5 giugno diventi una giornata di mobilitazione europea.
Il popolo greco rappresenta oggi l'avanguardia europea della lotta contro un capitalismo che ha portato l'Europa e il mondo nella più catastrofica crisi economica del dopoguerra, per questo proponiamo che il 5 giugno diventi una giornata di mobilitazione europea. Ai lavoratori italiani serve un sindacato di classe che oltre a portare al centro delle lotte i propri interessi economici, smascheri la politica di appoggio di CGIL-CISL-UIL-UGL a questo sistema, getti le basi solide, con le organizzazioni sindacali di base per contrapporsi, partendo con le lotte nei propri posti di lavoro, alla politica dei governi italiano ed europei e al loro progetto per far pagare la crisi ai lavoratori!

No alla finanziaria massacro!
No ai licenziamenti, all’attacco alla spesa sociale e ai lavoratori pubblici e privati!
Si alla tutela dei pensionati, dei precari, dei disoccupati!
Lottiamo per abolire le leggi Brunetta!
Cancellazione del Collegato Lavoro, dei tagli nella Scuola e nei servizi pubblici!
Tassiamo i grandi patrimoni e le operazioni!
Respingiamo l’attacco al diritto di sciopero, ai diritti sindacali e del lavoro, ai contratti, alle pensioni, ai beni comuni, per la regolarizzazione degli immigrati e il prolungamento dei permessi di soggiorno per disoccupazione!

A fianco dei lavoratori greci ed europei in lotta! Milano Sabato 5 giugno alle h. 15.00 - L.go Cairoli
Confederazione COBAS - USB Unione Sindacale di Base - Slai Cobas
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www.slaicobas.it

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