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Usb: proteste in tutt'Italia contro la Finanziaria. Assedio sonoro al Senato, a Bologna i dirigenti scappano di fronte alle precarie…

(14 Luglio 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

Marco Santopadre, Radio Città Aperta

14-07-2010/19:08 --- Questa mattina un centinaio di lavoratori del Pubblico Impiego, dei trasporti, della sanità, pensionati, precari e cassintegrati hanno partecipato al 'rumoroso' presidio di Roma, organizzato dall'Unione Sindacale di Base in contemporanea con analoghe iniziative che si svolgevano in altre città italiane. Vuvuzelas, pentole, coperchi, tamburi, trombe e fischietti hanno 'sturato le orecchie' ai Senatori all'ingresso di Palazzo Madama, per oltre due ore, per ricordargli che la Manovra colpisce soprattutto il mondo del lavoro e che non ci sarà tregua nel contrastarla, neanche durante la stagione estiva. Su alcuni cartelli si poteva leggere la scritta: “Invece di spremere i lavoratori tassate i capitali rientrati con lo scudo fiscale”.
“La situazione per noi ormai è insostenibile - denuncia ai microfoni di Radio Città Aperta Antonio Jiritano, dei Vigili del Fuoco – Il nostro contratto di lavoro è bloccato ormai da 30 mesi e non ci sono le risorse per rinnovarlo. Dopo il sisma dell’Aquila sembrava che i Vigili del Fuoco fossero degli eroi, ma oggi ci hanno lasciato senza soldi e senza mezzi e non siamo neanche in grado di aiutare la popolazione terremotata”. Jiritano approfitta per esprimere tutta la solidarietà dei lavoratori dell’USB nei confronti della gente de L’Aquila aggredita a Roma mercoledì scorso dalle forze dell’ordine.
Spiega Emidia Papi, della direzione nazionale del sindacato di base: “Uno dei provvedimenti più gravi contenuti in questa legge Finanziaria sono gli enormi tagli imposti dal Governo agli enti locali, nel tentativo di scaricare su Regioni, Province e Comuni la responsabilità di quanto accadrà proprio a causa dei minori trasferimenti. Il taglio di ben 10 miliardi di euro agli enti locali comporterà un forte ridimensionamento di tutti i servizi sociali diluito però nel tempo, perché ogni Regione dovrà poi adottare una Finanziaria che tenga conto delle minori risorse a disposizione incidendo sul trasporto pubblico, sull’istruzione, sull’assistenza sociale, sulla sanità... Ad esempio la Polverini ha già annunciato che nel Lazio il taglio di 800 milioni di euro per il settore della mobilità comporterà il taglio di molte linee del trasporto pubblico così come il licenziamento di molti lavoratori; stesso discorso per la sanità con la chiusura di molti ospedali e l’eliminazione di posti letto in quelli più grandi”. Aggiunge Papi: “I tagli del governo centrale comporteranno il non rinnovo per i contratti dei precari delle amministrazioni locali, così come già avviene per quelli dell’amministrazione statale”. Nella Finanziaria è prevista anche la chiusura delle cosiddette finistre per andare in pensione, il che allungherà furbescamente il periodo lavorativo per molti lavoratori che pure hanno già raggiunto i requisiti per andare in pensione, in attesa che l’esecutivo allunghi per tutti l’età pensionabile fino a 65 anni anche per le donne in obbedienza ai diktat dell’Unione Europea. “Con la scusa del federalismo fiscale viene reintrodotta l’ICI, che ora si chiamerà Imu ma che comunque tasserà gli immobili esattamente come previsto dalla vecchia ICI...”
Mentre intervistavamo i manifestanti di Roma da Bologna arrivava la notizia che i dirigenti del Comune "non hanno trovato di meglio da fare che scappare e rifiutare ancora una volta il confronto di merito sul futuro di centinaia di precari della nostra città" denunciano invece Vilma Fabbiani e Pina Giagnorio, delle Rdb-Usb, raccontando che "questa mattina le precarie degli asili nido di Bologna, che rischiano il licenziamento il 31 luglio, si sono presentate all’incontro sulla contrattazione sul piano occupazionale del Comune di Bologna, pretendendo una risposta sul loro futuro, che stanno aspettando da mesi. A questo punto i dirigenti Comunali non hanno trovato di meglio da fare che scappare e rifiutare ancora una volta il confronto sul futuro di centinaia di precari della nostra citta'". "Il Commissario Comunale - sostengono le Rdb - si nasconde dietro i tagli dettati dalla finanziaria per non assumersi impegni nei confronti delle precarie e dei cittadini, e non ha mosso un dito contro le intenzioni del governo che se verranno votate in questi giorni dal parlamento avranno un effetto di vera e propria macelleria sociale per il territorio Bolognese". "E' inaccettabile che ha fronte della protesta delle precari e i dirigenti comunali rispondano che di tale argomento se ne potrà parlare solo dopo che sarà stata votata la finanziaria che li obbligherà non solo a licenziare i lavoratori comunali ma anche a tagliare i servizi ai cittadini" affermano Fabiani e Giagnorio. Le precarie sono rimaste nell'anticamera del Consiglio Comunale aspettando che uscisse qualcuno in grado di rappresentare questo Comune in quanto i diversi sub Commissari sembrano essersi sciolti come neve al sole e non risultano essere presenti a Palazzo.
Sempre oggi alcuni lavoratori immigrati e delegati dell’Usb hanno interrotto il Consiglio Comunale di Imola, sempre in Emila Romagna, per denunciare le condizioni schiavistiche a cui sono costretti gli addetti alla differenziazione dei rifiuti, attività gestita dalla Hera. I lavoratori hanno poi ottenuto un incontro col sindaco e gli assessori competenti.
Anche a Milano il successo dell'iniziativa è stato netto, nonostante il periodo estivo e la calura: al presidio indetto dall’unione Sindacale di Base presso la Prefettura hanno partecipato circa 200 lavoratori riaffermando che a sacrifici e manovre correttive si aggiungeranno ulteriori sacrifici già in autunno. Durante il presidio sono state distribuite granite e portate lastre di ghiaccio davanti alla Prefettura: per ricordare al governo che se il clima estivo è già caldo l’autunno sarà bollente. Durante il presidio una delegazione di rappresentanti del sindacato di base è stata ricevuta in Prefettura, per illustrare i contenuti della mobilitazione in corso, oltre che contro il tentativo di impedire lo svolgimento delle elezioni per il rinnovo delle RSU il prossimo novembre.

www.radiocittaperta.it

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