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(26 Maggio 2010) Enzo Apicella
Varata la manovra economica da 24 miliardi di euro: sotto attacco gli stipendi e le pensioni.

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(Capitale e lavoro)

Lettera aperta al Coordinamento dei Comitati della Valle di Susa al movimento Notav

(30 Agosto 2011)

La mostruosità senza precedenti della manovra governativa colpisce ancora una volta le condizioni di vita dei lavoratori e delle fasce più deboli della società, sancisce la speculazione affaristico-finanziaria e la riduzione delle popolazioni e dei territori a luogo di saccheggio e devastazione, arrogandosi l’uso coercitivo delle forza pubblica e la militarizzazione come risposta a chi oppone resistenza.

Territori, beni comuni, salari, servizi sociali, democrazia e libertà associativa dentro e fuori i luoghi di lavoro sono tutti congiuntamente sotto attacco, e questo impone che anche le risposte a questi devastanti progetti non possono essere separate, ma devono tendere a costruire un fronte comune ed a generalizzare le lotte.

Lo sciopero generale dichiarato dalla Cgil per il 6 settembre non va affatto in questa direzione perché rimane interno alla logica dell’accordo/patto sociale del 28 giugno scorso, ovvero alla ulteriore demolizione dei diritti del lavoro sottoscritta anche dalla Cgil, e perché anziché costituire una reale opposizione alla manovra tende piuttosto ad un suo contenimento senza metterne in discussione l’asse strategico.

Ciononostante il 6 settembre sarà comunque un momento in cui lavoratori e tutti coloro che si sentono minacciati saranno in piazza, e potrà essere una prima occasione nella quale i movimenti ed i soggetti sociali che si muovono nei luoghi di lavoro e sul territorio possono unire le forze e seminare prospettive di mobilitazione comune.

In questo quadro è significativo che proprio in Valle di Susa – che tanto ha dato e sta dando nella battaglia contro l’imposizione con la forza di un opera speculativa e di devastazione ambientale e sociale come il Tav – si possa arrivare in questa prossima giornata del 6 settembre ad una mobilitazione e manifestazione unitaria in cui il mondo del lavoro e il movimento popolare riaffermino congiuntamente una richiesta e prospettiva di cambiamento e alterità rispetto alle tante manovre sulla pelle dei lavoratori e delle popolazioni, ribadire congiuntamente il No alla speculazioni, alle mafie e anche alle profferte di un lavoro precario, sottopagato, ricattato che produce rassegnazione e soggezione ai poteri forti.

Da qui nasce la proposta di sciopero alternativo nei contenuti e autonomo dalla concertazione sindacale per il 6 settembre: uno sciopero e una manifestazione con appuntamento e svolgimento in Valle.

ORA e SEMPRE RESISTENZA .

Torino 30 agosto 2011

Stefano Capello (Cub)
Lucia Cassiano (Cub)
Gabriella Filippi (Cobas)
Pino Iaria (Cobas)
Diego Margon (Cobas)
Cosimo Scarinzi (Cub)

Fonte

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