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Abruzzo Engineering: ultima chiamata

I cittadini contribuenti abruzzesi hanno il diritto di sperare

(28 Aprile 2015)

La Regione Abruzzo guarda con particolare interesse e attenzione alle vicissitudini e, soprattutto, al futuro della Abruzzo Engineering S.C.p.a.

Questa volta è proprio la Regione Abruzzo a prestare particolare interesse e attenzione alle vicissitudini e, soprattutto, al futuro della Abruzzo Engineering S.C.p.a.

Nella seduta di Giunta Regionale del 17 febbraio 2015, dietro la proposta del Presidente Luciano D'Alfonso, è stata approvata una delibera che "manifesta la volontà della Regione Abruzzo di conferire un nuovo impulso all'Abruzzo Engineering S.C.p.a., rilevando la quota capitale sociale posseduta da Selex Se.Ma. S.p.a. per procedere successivamente all'affidamento diretto di servizi e prestazioni, secondo quanto previsto dall'art. 11 della L.R. n. 34/2007 e s.m.i. e nel rispetto dei principi fissati dagli Organi Comunitari preposti alla tutela della libera concorrenza e del mercato".

Della società a partecipazione pubblica Abruzzo Engineering, già in passato definita a tinte forti dall'attuale consigliere regionale di minoranza Gianni Chiodi, sembra oggi - con la nuova governance - di avvistare all'orizzonte l'approdo che potrebbe porre fine alle vicissitudini subite a causa di una dirigenza che, sempre secondo quanto si è appreso dai media nel tempo, avrebbe accumulato debiti calcolabili in milioni di euro.

Nel dicembre del 2010, la partecipata fu posta in liquidazione volontaria per un presunto deficit di 19 milioni di euro. Una condizione preservatasi fino a oggi all'interno di una inspiegabile indifferenza costata poi cara ai contribuenti abruzzesi.

Se la soluzione dovesse essere quella di revocare la liquidazione, ciò vorrebbe dire per la Regione spendere almeno 20 milioni di euro. La società partecipata conta 185 dipendenti, di cui una rilevante e "sfortunata" parte in cassa integrazione da 48 mesi e circa 110 unità da sempre impegnate nella ricostruzione post-sisma dell’Aquila e attualmente in stato di convenzione scaduta con il Comune.

A maggior ragione, in queste ore sarebbe assai utile e opportuno che l'opinione pubblica, i contribuenti e tutti i media continuassero pervicacemente a esercitare un forte controllo.

Vigilare, affinché la redazione del nuovo piano industriale non venga affidato a mani non esperte e dal know how non consolidato e non validato da oggettivi riconoscimenti, quali i concorsi pubblici.

Dopo anni di sperpero di denaro pubblico, i cittadini contribuenti abruzzesi hanno il diritto di sperare in una futura produzione di quel valore aggiunto da parte della Abruzzo Engineering necessario a calmierare l’alto costo pubblico richiesto per la sua stessa salvezza.

Domenico Attanasii

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