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Palestina

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(31 Ottobre 2012) Enzo Apicella

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    (Palestina occupata)

    LA SETTIMANA delle MARCE del NON-RITORNO

    26 sfruttati assassinati in Palestina -7 in Italia

    (7 Aprile 2018)

    La guerra dei padroni colpisce ovunque, con le armi o con il lavoro salariato.
    In Medio-Oriente, dove il proletarato palestinese paga caro la sua “marcia del ritorno”, tra repressione armata israeliana, illusioni fondamentaliste e mancanza di una propria organizzazione di classe come di una vera solidarietà internazionalista.
    Pagano caro, i palestinesi, ma non da soli.
    Basti pensare agli sfruttati siriani, o kurdi, o iraniani, o di tutti gli altri stati d'area, ostaggi della permanente esercitazione di “guerra per procura” tra blocchi imperialisti e al braccio di ferro tra potenze autoctone ad essi collegate.

    La riproposizione di massa di storici bisogni negati dal carcere sociale costruito da Israele, diventa occasione per un improbabile rilancio di dirigenze appassite quanto litigiose, egualmente responsabili di uno “scontro” impari tra sassi, copertoni bruciati, mitragliatori, carri armati e droni lancia lacrimogeni.

    A fronte di diversificate forme e tempi dell'intervento imperialista in M.O., assente o falso è l'internazionalismo, ormai ridotto ad un tifo che non “tira” più, o, peggio, ad “appelli alle cancellerie”( la U.E.!) o alle cosiddette “istituzioni internazionali”(L'O.N.U.!), o a “proteste” contro media e stampa “titubanti” come i loro padroni europei.

    Sarebbe meglio, ed opportuno, rivolgere la nostra protesta contro i padroni assassini italiani, responsabili di 7 morti sul e di lavoro nell'ultima settimana, come dei migliaia di feriti e mutilati ogni anno nella guerra dello sfruttamento.
    Sarebbe questo un modo, organizzandosi e combattendo in casa nostra, di dare una mano concreta all'opposizione palestinese e mediorientale.

    STESSI MORTI, STESSI PADRONI, STESSA LOTTA!

    Pino ferroviere

    Fonte

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