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Re ferendum

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Una iniziativa a Cosenza il 22 settembre

(21 Settembre 2005)

All´interno del movimento, in queste settimane, si sta discutendo anche di partecipazione e rappresentanza. Da più parti, compagne e compagni si interrogano sul passaggio di fase e cercano di intravedere uno spiraglio per uscire realmente dall´incubo Berlusconi.

In cinque anni, abbiamo assistito al peggioramento delle già precarie condizioni materiali di vita delle fasce più povere, un imbarbarimento dei rapporti civili, un abbassamento spaventoso delle garanzie ed un restringimento delle libertà.

Su tutto, incombe l´orrore della guerra che uccide milioni di esseri umani. L´approssimarsi delle elezioni politiche suggerisce una riflessione di carattere generale. A prescindere, infatti, dalla legittima rivendicazione dei percorsi di autonomia che storicamente i movimenti hanno sempre intrapreso, si sta aprendo un confronto a distanza sui differenti orientamenti della sinistra italiana, sul ruolo che essa può svolgere, sulla reale possibilità di contrastare i processi distruttivi prodotti dal neoliberismo e costruire un´alternativa.

Primarie sì, primarie no. Di cosa discutere nelle secondarie? La sinistra farà sue, in caso andasse al governo del paese, le lotte portate avanti da milioni di uomini e donne?

Molti compagni e compagne hanno già in cuor loro la risposta a queste domande. Tanti altri cercano faticosamente di farsi un´idea nitida, elaborando un orientamento.

D´Alema e Fassino hanno già ammesso che non chiuderanno i Cpt. Rutelli taglierà la spesa pubblica. Di Pietro vuole che arrivino al più presto a sentenza i circa settemila procedimenti giudiziari aperti negli ultimi anni per arrestare resistenti, disobbedienti, antifascisti, anarchici, ambientalisti e migranti.

Continuando di questo passo, dal complesso reticolo di alleanze strategiche e tattiche elettorali, potrebbero spuntare fuori, ancora una volta, due destre. Negli anni novanta si diceva: ci sono due destre, una è nell´Ulivo ed è la destra delle regole, l´altra vive solo in funzione dell´Ordine. Nel 2006, rischiamo di assistere al confronto tra la casa della Sicurezza Totale contro l´Unione della Giustizia Obbligatoria, o forse il polo della Guerra Globale contrapposto all´ Ulivo della Pace Guerreggiata.

Insomma, ci stiamo chiedendo se almeno su alcuni punti minimi ma vitali qualcosa potrà cambiare dopo la caduta di Berlusconi II, oppure se ci troveremo davanti un governo più eurocompatibile, benedetto dalla Confindustria, gradito ai signori della guerra ed ai centri di comando dell´economia globale. È un interrogativo che non ci impedisce di elaborare ed attuare nuove e vecchie pratiche di lotta. La battaglia sulla precarietà, le condizioni di vita in cui versano milioni di migranti, l´opposizione sociale alla guerra. Sono queste le cose che animano la nostra giornata, nonostante gli attacchi delle diverse procure della repubblica, che da un quinquennio hanno ripreso a tormentarci in maniera continuativa, sperimentando inedite soluzioni di restrizione delle libertà di movimento. A Cosenza, per esempio, un Pm, la locale digos ed il Ros dei carabinieri sono riusciti a portare in corte d´assise 13 di noi con accuse pesantissime. Il loro obiettivo, forse, era deviare le lotte, indebolire legami sociali e progetti politici, dirottare le individualità verso uno quotidiano fatto di carte bollate e gorghi giudiziari. Noi attivisti e attiviste del movimento colpiti da rappresaglie poliziesche, come migliaia di migranti e detenuti che oggi sono relegati nei lager e nelle discariche sociali, ci chiediamo, per esempio, se è possibile pensare ad una soluzione di amnistia generalizzata e di chiusura dei Cpt.

Per questo motivo, la scelta di realizzare proprio a Cosenza il 22 settembre, giorno della ripresa del processo "No global" dopo la pausa estiva, un confronto vero, basato sui differenti modi di sentire e vedere il dibattito sulla rappresentanza, per noi assume una valenza simbolica. La costruzione di un sentiero che ci porti lontano dalle secche della repressione, può avvenire solo partendo da un confronto che ci pare nelle ultime settimane non sia mancato...sulle pagine dei giornali e sui forum internautici. Ma forse è arrivato il momento di guardarci nuovamente in faccia, contarci, ascoltarci e farci ascoltare. Nella città in cui il movimento ha vinto tre anni fa una grande battaglia di libertà, costringendo la nuova Inquisizione a scarcerare venti attiviste ed attivisti imprigionati, forse la sinistra riuscirà a guardarsi nuovamente negli occhi.

Il 22 settembre, a partire dalle 9 del mattino, nel cinema Italia di Cosenza, sul tema delle primarie e delle secondarie, su voto e non voto, si confronteranno: movimenti e realtà di lotta del sud e del resto d'Italia, centri sociali, associazioni dei migranti, associazioni ambientaliste, realtà del volontariato cattolico, realtà del mondo sindacale, esponenti della società civile, il sindaco Eva Catizone, Luca Casarini, Francesco Raparelli, Gianni Fabbris, Vincenzo Miliucci, Daniele Farina, Francesco Caruso, Don Vitaliano, Nunzio D´Erme, Paolo Cento, Giorgio Cremaschi, Pietro Folena, Graziella Mascia e Michele De Palma, Marco Ferrando.

Tutte e tutti siete invitati a partecipare. Continuano ad arrivare adesioni, aggiorneremo di volta in volta la lista.

Compagne e compagni di Cosenza

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