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Primo Maggio in Iran – Consiglio per l’organizzazione delle proteste dei lavoratori a contratto del settore petrolifero

(3 Maggio 2023)

iran: scioperi operai

Riceviamo da militanti iraniani che seguono il nostro blog, e – trattandosi di informazioni su lotte operaie in corso opportunamente nascosti non solo dalla stampa mainstream ma anche da gran parte dei siti “di movimento” – volentieri pubblichiamo. (Red.)

Migliaia di operai iraniani del settore petrolifero assunti a progetto stanno scioperando in quasi 100 centri di produzione da giorni e hanno pubblicato un comunicato che ovviamente nessuna stampa mainstream copre!

Il loro comunicato è importante dal punto di vista politico perché sono la prima organizzazione sindacale che formalmente aderisce alla Rivoluzione Donna Vita Libertà.

Sin dall’inizio della rivoluzione, gli iraniani richiamano lo sciopero generale, ma principalmente a causa della forte repressione delle organizzazioni sindacali, benché molti operai abbiano partecipato alle manifestazioni a livello individuale, non è stato possibile mobilizzare gli scioperi del settore produttivo in maniera organizzata.

Nel comunicato oltre alle rivendicazioni di categoria, gli operai proclamano sostegno alla rivoluzione e lanciano appello a tutti i lavoratori affinché venga mobilizzato uno sciopero generale in tutto il paese.

Nella vigilia di primo maggio arrivano già notizie su Twitter che il regime sta arrestando gli attivisti civili per il timore che vengano organizzate azioni collettive di sciopero e protesta.

Per cui il sostegno internazionale diventa importante per questi compagni coraggiosi che rischiano la vita e che non hanno nessuna voce.

Di seguito la traduzione del loro comunicato:


Messaggio elaborato dal Consiglio per l’organizzazione delle proteste dei lavoratori a contratto del settore petrolifero – IRAN

Oggi è il giorno della solidarietà, dell’unità e della lotta contro il sistema che ci ha involontariamente portato a una guerra impari per la sopravvivenza.

Un sistema che ha distrutto le vite e i mezzi di sussistenza su cui ci basavamo noi e le nostre famiglie in Iran, con salari bassi, pagamenti ritardati, trascurando la sicurezza dell’ambiente di lavoro, senza sicurezze sanitarie, contratti precari e dozzine di altre vie per lo sfruttamento.

Quest’anno, la Giornata Internazionale del Lavoro si colloca in una atmosfera particolare, diversa rispetto agli anni precedenti: ciò grazie alla continuazione del movimento rivoluzionario Donna, Vita, Libertà. Una rivoluzione liberatrice di cui noi, i lavoratori, siamo un pilastro portante.

Le nostre parole sono le parole della società e mentre abbiamo sempre avanzato le nostre rivendicazioni, abbiamo anche gridato le rivendicazioni della società tutta e il dolore della gente.

La nostra enfasi è ancora sulle disposizioni importanti della carta delle rivendicazioni minime elaborata da venti organizzazioni attive in Iran, di cui siamo stati uno dei firmatari.

Noi, i lavoratori, abbiamo sempre insistito sulla libertà di espressione, di protesta e sciopero senza condizioni, abbiamo chiesto la fine di ogni oppressione, umiliazione e discriminazione contro le donne, abbiamo definito l’hijab un mezzo per sopprimere l’intera società, dichiarando la nostra opposizione alla pena di morte, vogliamo uguali i diritti di tutti i cittadini indipendentemente da genere, etnia, religione e credo, abbiamo detto che non ci sottometteremo ad alcuna forma di esercizio del potere dall’alto, sia sul posto di lavoro che nella vita e nella società. Per realizzare i nostri desideri, riteniamo che la migliore forma di amministrazione sia quella implementata dai consigli di fabbrica e dei consigli municipali con l’esercizio della volontà collettiva.

Questi sono tutti i nostri punti in comune con il movimento Donna, Vita, Libertà che è completamente contro ogni discriminazione, sfruttamento, sottomissione e oppressione di classe. Annunciamo insieme in occasione del Primo Maggio più che mai la nostra determinazione a porre fine a più di cento anni di schiavitù e oppressione dei lavoratori e dell’intera società.

Amici!

In questo momento, gran parte dei nostri colleghi assunti per progetto, sono impegnati in uno sciopero potente e diffuso.

Entreremo nello sciopero che abbiamo menzionato prima con forza, e ora migliaia di noi sono in sciopero in quasi 100 centri, aziende, officine e impianti.

Abbiamo avviato un movimento ampio e diffuso per le rivendicazioni salariali.

Un movimento contro la povertà, la discriminazione e lo sfruttamento che ci ha costretti a vivere una vita al di sotto della dignità umana.

Questo movimento non dovrebbe rimanere a questo livello. Quanto chiediamo noi lavoratori a progetto è una richiesta per tutti i lavoratori, quindi il nostro appello ai lavoratori del petrolchimico ed a tutti i settori d’impiego di unirsi all’enorme movimento di lotta per i salari in modo da respingere in tal senso, con la forza delle nostre proteste a livello nazionale, la delibera del Consiglio Supremo del Lavoro e questa repressione degli operai e dei loro salari.

Oltre al fatto che i nostri colleghi assunti tramite intermediari e quelli assunti ufficialmente hanno delle rivendicazioni sinora non accolte, il nostro sciopero può essere una base per unirci a uno sciopero nazionale atto a rimuovere il sistema degli appaltatori parassiti e porre fine all’atmosfera da caserma all’interno del settore petrolifero e perseguire le nostre rivendicazioni, per scendere in piazza e diventare con più forza la voce di protesta di tutti i lavoratori e di tutti i popoli contro la povertà, la schiavitù e la precarietà.

Noi lavoratori abbiamo dolori comuni tra noi: sferriamo insieme un colpo più efficace contro le radici dell’oppressione dominante con i nostri scioperi a livello nazionale.

E un altro punto importante in occasione della Giornata Internazionale del lavoro è sottolineare l’immediata liberazione di lavoratrici e lavoratori incarcerati e tutte le persone arrestate durante gli otto mesi di rivoluzione e di tutti i prigionieri politici. Con il grido “liberate i prigionieri politici”, dovremmo sottolineare il rilascio immediato e incondizionato di tutte e tutti loro.

il 1° maggio, Giornata internazionale dei lavoratori, è il giorno della protesta nazionale di tutti i lavoratori e di tutte le persone.

Alla vigilia di questo giorno, tutti i settori della società dovrebbero gridare le loro richieste e sbarazzarsi di ogni schiavitù e sfruttamento, organizzare manifestazioni piene di passione e andare a celebrare questo grande giorno.

Lunga vita al 1° maggio, Giornata Internazionale del Lavoro

Consiglio per l’organizzazione delle proteste dei lavoratori a contratto del settore petrolifero

26 aprile 2023


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