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Gli ex alunni della scuola Diaz

Gli ex alunni della scuola Diaz

(15 Novembre 2012) Enzo Apicella
La polizia carica i cortei studenteschi, a Roma e in altre città

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GIÙ LE MANI DALLA LOTTA ALITALIA!

(14 Luglio 2023)

Il Fronte di Lotta No Austerity, FLNA invia totale solidarietà ai lavoratori e lavoratrici ex Alitalia colpiti da repressione e si attiverà per raccogliere e divulgare solidarietà dalle realtà in lotta! Solidarietà anche dalla segreteria collegiale di Unione Sindacale Italiana Usi 1912 e ricostituita

E mail frontedilottanoausterity2023@gmail.com

comitato tutti a bordo

Mentre continua senza sosta la lotta dei lavoratori e delle lavoratrici Alitalia, nei giorni scorsi sono state notificate, dalla Questura di Roma, tre denunce a compagni ed ex lavoratori Alitalia attivisti nelle organizzazioni sindacali Cub Trasporti, Usb e al Comitato Tutti A Bordo: viene contestato loro il “reato” di manifestazione non autorizzata, senza preavviso, tenutasi il giorno 16 maggio, davanti al palazzo della Presidenza della Regione Lazio.

Ricostruiamo nel dettaglio i fatti: in quella mattina si è svolta, presso il teatro Mongiovino, situato proprio di fronte alla Regione Lazio, un’assemblea, indetta regolarmente dalla Cub trasporti, USB e dal Comitato Tutti A Bordo e partecipata da centinaia di lavoratori e lavoratrici Alitalia, esclusi dal piano Ita il 15 ottobre 2021, e posti da allora in cassa integrazione.

Al termine della discussione assembleare, si è deciso, collegialmente, di cercare immediatamente un’interlocuzione con il neo presidente eletto, Francesco Rocca, e con la giunta della regione Lazio, situata proprio di fronte al luogo dell’assemblea, su cui a breve ricadrà il disastro sociale di migliaia di licenziamenti.

Stiamo parlando dei lavoratori e lavoratrici della ex compagnia di bandiera, in gran parte residenti proprio nel Lazio, da mesi senza il pagamento regolare dell’assegno di Cassa integrazione e con il fondo del trasporto aereo drasticamente ridotto da una norma iniqua che nessuno vuole cancellare: con il solito rimpallo di responsabilità le istituzioni tutte continuano a tenere in ostaggio migliaia di cassa integrati senza un reale sostegno al reddito.

Le denunce hanno colpito direttamente tre attivisti sindacali e lavoratori, ma l’obiettivo di un governo che usa vigliaccamente la repressione a orologeria, è spegnere la resistenza di quanti non hanno mai smesso di credere nella lotta.

Le centinaia di lavoratrici e lavoratori ex Alitalia dal 15 ottobre 2021, dalla nascita cioè della nano compagnia ITA, non si sono mai arresi alla più feroce ristrutturazione aziendale che ha di fatto cancellato la compagnia di bandiera e migliaia dei loro posti di lavoro, grazie alla responsabilità di tutti i governi che si sono succeduti in questi anni e alla complicità delle direzioni sindacali che ne hanno avallato le scelte.

Questo attacco repressivo avviene proprio nel momento in cui la lotta Alitalia stava riprendendo vigore e forza pur fra mille difficoltà; nel momento in cui, anche nei tribunali, alcuni giudici cominciano a dare ragione ai lavoratori e alle lavoratrici facendo scricchiolare con sentenze favorevoli il castello di bugie con cui vorrebbero nascondere la continuità aziendale tra Alitalia e Ita, rivendicata dai ricorrenti in tribunale per ottenere giustizia.

Questo ulteriore attacco alla lotta Alitalia, avviene proprio mentre:
– il Governo Meloni manifesta totale indifferenza riguardo le sacrosante rivendicazioni dei lavoratori e delle lavoratrici esclusi, discriminati e vessati;

– il Mef, proprietario di ITA al 100%, si accorda con la concorrente straniera Lufthansa, per svendere ciò che rimane della ex compagnia di bandiera;

– Lazzerini amministratore delegato della startup più costosa e infruttuosa del mercato del trasporto aereo, incassa oltre 300 mila euro di premi di risultato per aver presentato bilanci in rosso per centinaia di milioni di Euro di capitale pubblico;

– le solite direzioni di sindacali compiacenti continuano a girarsi dall’altra parte, banchettando sulla pelle di migliaia di colleghe e colleghi discriminati e senza più lavoro.

Sono anni che i lavoratori e le lavoratrici Alitalia, in special modo coloro che incessantemente rappresentano la prima linea di questa lotta, subiscono duri attacchi, attraverso licenziamenti, discriminazioni e vessazioni di ogni tipo; non sarà certo questo ennesimo affronto che fermerà la determinazione di chi continuerà a lottare.

Sarà invece assolutamente necessario dare maggiori respiro alla partecipazione di tutti e tutte; cercare un sostegno dalle tante altre lotte che in vari settori ci sono e ci saranno nel prossimo periodo, questo per respingere ogni forma di attacco e per rafforzare le nostre rivendicazioni sull’occupazione e le assunzioni trasparenti in Ita, sugli ammortizzatori sociali (cgis e fondo), ma anche nella battaglia più grande che ci dovrà vedere impegnati nella ricostruzione di una vera compagnia di bandiera unica e pubblica.

Comitato Tutti A Bordo – No al piano Ita

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