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La fatalità dominante

La fatalità dominante

(26 Novembre 2011) Enzo Apicella

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(Di lavoro si muore)

Il mandante è il profitto

Presidio sotto la sede dell’associazione industriali di Trieste

(14 Dicembre 2007)

Ancora nel 2007, in un paese civilizzato come l’Italia, si continua a morire sul lavoro.

Lo stillicidio di quattro omicidi bianchi di media al giorno ha trovato l’ennesima tragica conferma nella strage avvenuta alla Thyssen Krupp di Torino, nella quale, a causa della rottura di un tubo che trasportava olio bollente nell’acciaieria, quattro operai, trasformati in torce umane, sono morti carbonizzati; altri sei sono rimasti gravemente ustionati.

Estintori che non funzionavano, telefono d’emergenza fuori uso, e l’azienda che, con tardiva prontezza, rispetterà un minuto di silenzio durante la giornata odierna dei funerali, mentre a neanche 24 ore di distanza dall’incidente aveva preteso vergognosamente il ritorno in produzione degli operai nei reparti attigui a quello bruciato.

La sicurezza sul lavoro, così come la pretesa di un orario massimo giornaliero, assieme al dovuto rinnovo del contratto dei metalmeccanici che chiedono parole chiare su questioni chiave come orario di lavoro, aumenti salariali e precarietà in fabbrica, deve essere prioritaria per il mondo della politica.

La Federazione Giovanile dei Comunisti Italiani e i Giovani Comunisti daranno vita a un presidio davanti alla sede dell’Associazione Industriali di Trieste, p.zza Casali 1, nella giornata di domani, venerdì 14 dicembre, dalle ore 10:30: lo squilibrio tra capitale e lavoro dev’essere sanato, non può più accadere che si muoia sul lavoro per il profitto.

Trieste, 13 dicembre 2007

Francesca Scarpato, coordinatrice provinciale Federazione Giovanile Comunisti Italiani
Marco Vicario, coordinamento provinciale Giovani Comunisti

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