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(23 Febbraio 2008)
I dati dell'Istat cominciano a rivelare la verità: l'aumento reale del costo della vita per i beni fondamentali è fra il 4% e il 5%. Questo spiega finalmente la catastrofe dei salari, tutti i contratti finora rinnovati, nessuno escluso, sono largamente al di sotto dell'inflazione vera, quella che non fa arrivare alla terza e alla quarta settimana.
Sulla base di questi dati Cgil, Cisl e Uil devono prendere atto della realtà e assumere l'obiettivo che, per i prossimi anni, i contratti nazionali chiedano mediamente il doppio di quello che finora si è chiesto, da 200 euro mensili in su.
Roma, 22 febbraio 2008
Giorgio Cremaschi
L' Istat rivela in questi giorni i veri dati sull'inflazione, dal virtuale 2,6% al reale 4,8%.
Il sig. Giorgio Cremaschi, segretario nazionale FIOM-CGIL, leggendo questi dati dice che i prossimi rinnovi di contratti dovranno essere fatti in questa ottica, cioè almeno sopra i 200 euro.
Mentre il nostro carississimo ed illustrissimo presidente della BCE Jean Claude Trichet dice tutto l'opposto altrimenti saranno guai per tutti.
P.S. A me pare un ricatto mah...!!!
Grazie e cordiali saluti.
(23 Febbraio 2008)
Ivano, Deluso e Incazzato.
Purtroppo l'onere del risanamento nazionale vogliono farlo esclusivamente ad onere dei lavoratori salariati. Stimo tantissimo Cremaschi, ma mi chiedo...che cavolo ci fa in CGIL che porta avanti teorie non solo differenti, ma addirittura opposte alle sue.
O riusciamo a smantellare i sindacati confederali dando forza alle organizzazioni sindacali di base, oppure siamo fottuti...la perdita dei diritti e la contrazione salariale, hanno come principale colpevole la CONCERTAZIONE!
(24 Febbraio 2008)
Ricki1978
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