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il pane e le rose

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Fiat di Pomigliano. Ci risiamo con i reparti confino.

Questa la modernità anni 50 di Marchionne.

(1 Marzo 2008)

Fiat Group ha inviato a 300 lavoratori dello stabilimento di Pomigliano una lettera con la quale comunica che “sarà costituito un Centro di Logistica avanzata a servizio dello stabilimento per ottimizzare il rifornimento dei componenti alle linee di produzione” e convoca i lavoratori a partire dal 3 marzo sui propri turni, nel piazzale antistante lo stabilimento dove un servizio di trasporto li condurrà presso il Centro Polifunzionale Inail di Napoli per un corso di addestramento della durata di due mesi.

Quello che è scandaloso è che Fiat Group ha coinvolto in questa operazione i lavoratori a ridotte capacità lavorative, gli iscritti e militanti di Flmuniti-Cub e delle altre organizzazioni di base.

L’obbiettivo di questa operazione è evidente costituire un reparto confino nel quale concentrare gli Rcl e i lavoratori che potrebbero creare qualche problema al dispiegarsi della Nuova Pomigliano, venduta mediaticamente da Marchionne come un salto in un futuro roseo.

Questo fatto la dice lunga sugli effettivi obbiettivi della dirigenza Fiat, il nuovo assomiglia terribilmente al vecchio del 1950 fatto di discriminazioni e di selezione della “razza”.

Flmuniti-Uniti-Cub nel denunciare questa squallida operazione attuerà iniziative su diversi terreni affinché questa operazione fallisca, il primo appuntamento è per domenica 2 marzo ore 9,30 giorno nel quale Fiat presenterà ai media e ai cittadini il progetto su Pomigliano.

FLMUniti CUB Segreteria Provinciale di Napoli

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