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(21 Marzo 2008)
Dopo dieci giorni dall’incidente all’oleodotto militare La Spezia – Aviano i corsi d’acqua sono ancora pieni di cherosene; lo hanno potuto constatare questa mattina cittadini e giornalisti che hanno partecipato alla conferenza stampa di presentazione delle prossime iniziative sul disastro ambientale provocato dalla struttura militare.
Sulla vicenda è calato un imbarazzante silenzio ufficiale; nessuno parla più del distratto ambientale e chi lo fa tenta di minimizzare la portata di un incidente che ha ripercussioni gravissime sul territorio vicentino e sulla falda acquifera più grande del nord Italia: centinaia di litri di cherosene sono finiti nel terreno e nelle acque della zona, provocando un disastro del quale nessuno sa quantificare l’entità.
I cittadini del Presidio hanno voluto denunciare il silenzio sulla vicenda e la gravità di un episodio causato dalla presenza di strutture militari; alle autorità che minimizzano il disastro verranno consegnate, la prossima settimana, delle ampolle d’acqua prelevate dai pozzi della zona colpita: se, come sostengono, non c’è inquinamento, queste persone non avranno alcun problema a bere l’acqua vicentina che, prima dell’incidente, era considerata un’acqua di qualità.
Nel fine settimana, inoltre, verranno allestiti in tutta la città punti informativi e mostre fotografiche per informare la cittadinanza di quanto sta avvenendo nel più stretto silenzio.
Vicenza, 20 marzo 2008
Presidio Permanente No Dal Molin
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