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Contro le politiche padronali di Governo e Confindustria

Appello per la costituzione di Comitati territoriali a sostegno dello sciopero del 17/10

(24 Settembre 2008)

In questi mesi di governo di destra stanno imperversando politiche di attacco al mondo del lavoro dipendente nel settore privato (tagli dell’occupazione in Alitalia e Telecom, licenziamenti, chiusure di aziende e cassa integrazione ordinaria e straordinaria sempre più diffusa, grandi manovre per lo smantellamento della contrattazione collettiva), nel pubblico impiego (lavoratori ingiuriati con l’epiteto di fannulloni e puniti col nuovo regime delle assenze per malattia, blocco delle assunzioni, taglio delle indennità accessorie), nella scuola (taglio di decine di migliaia di posti di lavoro).

Un attacco generalizzato al lavoro, al potere d’acquisto delle retribuzioni e delle pensioni, al potere di contrattazione sindacale (vedi la bozza confindustriale di controriforma del “modello contrattuale”, già accettata da Cisl, Uil, Ugl), come mai si era avuto dalla fine della guerra.
In una situazione così grave, colpisce che non sia stata indetta nemmeno un’ora di sciopero da Cgil, Cisl e Uil, le quali -anzi- sono impegnate in vertenze e accordi al massimo ribasso (vedi, da ultimo, il rinnovo del CCNL del settore commercio).

In questo contesto si colloca lo sciopero generale nazionale di tutte le categorie pubbliche e private indetto dal sindacalismo di base per l’intera giornata del 17 ottobre 2008.

Lo sciopero vuole essere una prima risposta al governo e al padronato su una piattaforma che mette al centro delle rivendicazioni:
- forti aumenti per salari e pensioni, introduzione di un meccanismo automatico per la loro rivalutazione legato al reale aumento dei prezzi, difesa della pensione pubblica, rilancio del contratto nazionale;
- lotta alla precarietà lavorativa e sociale con l’abolizione delle leggi che condannano milioni di lavoratori al lavoro precario e con la conquista del diritto alla continuità del reddito durante i periodi di forzata disoccupazione;
- sicurezza nei luoghi di lavoro e severe sanzioni penali per gli imprenditori responsabili di infortuni gravi e mortali;
- lotta alle discriminazioni razziali, che negano diritti uguali e scaricano sui migranti un peso sociale inaccettabile e insopportabile;
- difesa e potenziamento della totalità dei servizi pubblici e dei beni comuni (uno su tutti: l’acqua), con la lotta alla loro privatizzazione e per una loro gestione davvero pubblica;
- difesa e rilancio della scuola pubblica contro la contro-riforma classista del maestro unico, il taglio delle ore di scuola negli istituti professionali, il taglio degli organici e del sostegno;
- pieno diritto a tutte le prestazioni sanitarie, all’istruzione, alla casa;
- no alla pretesa padronale -complici Cgil, Cisl, Uil e Ugl- di scegliere le organizzazioni sindacali con cui trattare, pari diritti per tutti i sindacati, difesa del diritto di sciopero.

Su queste basi, l’invito è di dare vita a Comitati territoriali a sostegno dello sciopero, per consentire ai sindacati di base e a tutti i lavoratori, anche iscritti a Cgil-Cisl-Uil, di partecipare attivamente all’organizzazione di questa scadenza e di tutte le forme di lotta adeguate a rendere forte la piattaforma rivendicativa.

A questo scopo si invita a partecipare a una riunione presso la sede della Confederazione Cobas in via S. Lorenzo 38 a Pisa, mercoledì 1 ottobre alle ore 18.

Pisa, 24 settembre 2008

CONFEDERAZIONE COBAS PISA

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