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Salvate la Sanità

Salvate la Sanità

(28 Novembre 2012) Enzo Apicella
Secondo Monti il sistema sanitario nazionale è a rischio se non si trovano nuove risorse

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La sanità non si tocca

volantino del prc regionale veneto

(1 Marzo 2002)

Il Ministro della sanità Sirchia ha reintrodotto i ticket a danno dei cittadini e limitato le prestazioni che la sanità può erogare, togliendo importanti settori come le cure odontoiatriche, prestazioni di medicina fisica e riabilitativa ambulatoriale e altro ancora.
La sanità come diritto di cura universale e per tutti è, di fatto, in via di smantellamento puntando verso i privati e le assicurazioni integrative.

La Giunta Regionale del Veneto, che in sette anni di governo ha prodotto un aumento della spesa e un peggioramento dei servizi , è perfettamente allineata con questo progetto politico.
La nuova riforma proposta dal centrodestra con i tagli dei posti letto, la chiusura o ristrutturazione degli ospedali, i nuovi ticket, mette in discussione il diritto alla salute come diritto fondamentale, trasforma la sanità in un prodotto commerciale demandando alle strutture private i servizi sanitari, strutture private che ovviamente privilegiano i servizi più costosi, il mercato deve guadagnare anche sulla malattia di tutti noi.
Infatti la spesa sanitaria regionale per le strutture private è cresciuta nel triennio 1998/2000 di circa 500 miliardi.

Rifondazione Comunista ritiene che non si può trasformare il diritto alla salute in un affare di mercato dove vince il più forte, questo diritto può essere garantito solo dalla sanità pubblica e da un miglioramento dei servizi.

La Delibera della Giunta di centrodestra deve essere ritirata e la programmazione sanitaria regionale deve essere costruita partendo dall'analisi dei bisogni dei cittadini, da investimenti che potenzino il pubblico migliorandone le prestazioni, da un potenziamento dei servizi sul territorio a partire dalla prevenzione, dai distretti sanitari, dall'assistenza domiciliare, dal controllo qualitativo sulle prestazioni, dalla riduzione delle liste d'attesa.

Faremo la nostra battaglia politica all'interno delle istituzioni e porteremo il dibattito tra la gente con iniziative pubbliche, volantinaggi, manifesti, perché sia chiara l'operazione politica e sociale che il centrodestra sta compiendo sulla pelle della gente.

Partito della Rifondazione Comunista
Regionale del Veneto

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