Capitale e lavoro :: Sanità pubblica: rottamare per privatizzare

Ticket sanità: interrogazione dei consiglieri PRC

articolo del Gazzettino

(12 Febbraio 2002)

I consiglieri regionali di Rifondazione Comunista Mauro Tosi e Pietrangelo Pettenò hanno presentato un'interrogazione «a risposta immediata» per chiedere delucidazioni alla Giunta in merito alla reintroduzione del ticket sui farmaci prevista dal piano di riorganizzazione della sanità veneta.

I due consiglieri citano il caso di un cittadino che per un'infezione ad un neo sul viso, tramite richiesta del suo medico di base, è andato all'ULSS 12 di Venezia, Ospedale Umberto Primo di Mestre per fare una visita presso il reparto di dermatologia, costo ticket 18,59 euro (pari a . 36.000). La visita ha evidenziato la necessità di un intervento ambulatoriale, presso lo stesso ospedale, per asportazione tumore superficiale, costo ticket 28,40 euro (pari a . 54.990) seguito da un esame istocitico cute, ticket 27,15 euro (pari a . 52.570) e da 2 medicazioni, ticket 7,70 euro (pari a euro 14.900). Per un totale di 81,84 euro (pari a euro 158.460).

Tosi e Pettenò chiedono alla Giunta regionale come sia possibile che un cittadino del Veneto debba pagare tanto per un intervento necessario e urgente.«Vogliamo, quindi, sapere - affermano - come vengono applicati i ticket, con che tabelle e in base a quali norme; perché per una stessa patologia non viene applicato un solo ticket; a quanto ammonta l'introito per ticket diagnostici (compresi interventi ambulatoriali) per l'anno 2000 e 2001, divisi per ULSS.