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Re ferendum

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(13 Gennaio 2012) Enzo Apicella
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Le primarie delle cordate

(27 Ottobre 2009)

Tutta l'armamentario della retorica è stato usato per commentare l'eccezionale affluenza alle urne per la scelta del segretario del PD. Si celebra un sensazionale momento democratico, una strepitosa partecipazione di cittadini che si sentono protagonisti di una scelta politica.

In effetti moltissima gente ha fatto la fila ai gazebo, ha pagato l'obolo di Caronte ed è stata traghettata nella "democrazia" fatta di un'urna, una matita previa esibizione di tessera identità e certificato elettorale. Ha votato per uno dei tre Oligarchi e per i suoi referenti locali.

Questa gente è stata attratta dalla pressione massmediatica della lunghissima campagna elettorale che da mesi impegna il gruppo dirigente del PD. Una campagna elettorale lunghissima come si usa in America come cortina fumogena di una democrazia profondamente umiliata , ferita e logorata dalla assenza di vere opzioni alternative. Bersani, Franceschini e Marino hanno presentato programmi quasi identici. Bersani dice di voler tornare allo spirito dell'Ulivo - cosa che io mi auguro con tutto il cuore - ma il dalemismo che impregna il suo gruppo non è diverso dal veltronismo che scacciò la sinistra radicale dal parlamento chiudendola in un terribile isolamento con false accuse. Tutti e tre non hanno detto una parola netta per l'abrogazione della legge Biagi, (hanno apprezzato il dinamismo della flessibilità), per il miglioramento del welfare, per la difesa delle pensioni e l'innalzamento dei salari. Il programma del governo di centro-destra tedesco varato dalla Merkel è di gran lunga a sinistra delle quattro cosucce che i "nostri" riescono a balbettare stando bene attenti a non irritare la Confindustria, gli Usa, il Vaticano......

La sensazione di essere stati protagonisti di un grande evento svanirà ben presto ed i tre milioni di volenterosi ed entusiasti elettori si ritroveranno con un pugno di mosche dopo essere stati usati da un potere che diventa sempre più irraggiungibile. Ma il falso evento si ripeterà dal momento che le precedenti esperienze con Prodi e con Veltroni non sono servite a niente e la gente è sempre pronta a ricominciare, a farsi ingannare o autoingannarsi nuovamente, a dare credito ad un sistema che in effetti l'ha privata delle sue reali possibilità e dei suoi poteri di decidere.

Questa esperienza lungi dal rafforzare la democrazia che è partecipazione come diceva il grande Giorgio Gaber rafforza l'oligarchismo degenerativo e lo diffonde all'intero territorio. Ieri, con i tre, sono stati votati i loro referenti regionali, provinciali, comunali.....tutta una casta che viene unta dall'alto. Siamo alla repubblica delle cordate.

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