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(28 Ottobre 2009)
La crisi economica che ha colpito il mondo intero a testimonianza del fallimento del capitalismo si ripercuote inevitabilmente sulla Toscana dove sono centinaia le situazioni di precarietà: licenziamenti, Cig, chiusura delle fabbriche ecc. E chi resta occupato rischia incidenti, malattie e morte.
In alcune parti d’Italia il movimento operaio si sta mobilitando e, in alcuni casi come quelli a Milano della INNSE e delle cooperative di logistica dimostrano che la resistenza paga, anche grazie all’unità e alla solidarietà di classe e non certo quella dei sindacati concertativi e dei politici opportunisti.
In questo periodo le lotte assumono forme eclatanti, a volte estreme come nel caso di France telecom, e dimostrano che la classe operaia esiste ancora. Una classe produttrice che può avere un grande potere se non perde la propria identità.
Giusto quindi portare avanti le lotte per i bisogni immediati e per difendere le conquiste, e giusto allargare il fronte della protesta ma con un obiettivo strategico.
È sempre più necessario prendere coscienza dell’importanza dell’ organizzazione, del protagonismo operaio per trasformare le lotte rivendicative in azione rivoluzionaria di massa. Mentre ci si batte contro lo sfruttamento capitalistico e le guerre che rapinano altri popoli, contemporaneamente, lottiamo per distruggere la società borghese che alimenta la “guerra tra poveri” mettendo lavoratori italiani contro stranieri e continua a perpetuare lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo per mantenere alti i profitti che causano la morte di milioni di lavoratori, donne e bambini.
Parliamone insieme venerdì 30 ottobre alle ore 21,30 dopo la cena di solidarietà presso il Cpa-fi sud via Villamagna, 27 Firenze
da Milano: Michele Michelino, Aldo Milani, un operaio coop. di Origgio del Coordinamento dei proletari e dei lavoratori comunisti/work intervengono sul tema: esperienze di lotta, la risposta della classe operaia alla crisi del capitalismo autorganizzati.milano@gmail.com
Un gruppo di lavoratori comunisti
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