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(10 Ottobre 2011) Enzo Apicella

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(Di lavoro si muore)

Incidente sul lavoro mortale ad Arezzo

Le morti sul lavoro non finiscono mai

(7 Febbraio 2010)

Ancora un morto nel settore edilizia, un padre di famiglia di 48 anni con 20 anni di esperienza nel settore edile morto nell'area manutenzione di un cantiere
Era il 2007 quando fu firmato il protocollo di intesa tra Regione, Asl, rappresentanti delle imprese e sindacali per prevenire gli incidenti nell'edilizia.

Eppure si continua a morire e molti degli infortuni non sono neppure denunciati.

Il 58% degli infortuni mortali nel settore edile in Toscana si verificano per caduta dall’alto (lavoratori edili, antennisti e impiantisti).

Nel settore dell'edilizia altissimo è il numero dei lavoratori migranti (regolari e irregolari) che lavorano a cottimo e così vengono violati molti principi di sicurezza.

La sicurezza nel lavoro e dei lavoratori non può essere business degli enti bilaterali gestiti da associazioni padronali e Cgil Cisl Uil, ma una costante e quotidiana opera di controllo, di informazione e di prevenzione. Non esiste fatalità negli incidenti sul lavoro quando si risparmia sulla sicurezza o si incrementano i ritmi produttivi, quando i dispositivi di protezione non sono presenti, quando mancano perfino i funzionari della asl addetti al controllo dei cantieri, quando si stravolge il testo unico sulla sicurezza per agevolare i proprietari delle aziende .

Non basta il cordoglio in una Italia dove stragi come quelle di Viareggio vedono procedimenti giudiziari aperti contro ignoti.

Sulla sicurezza non si scherza!

confederazione cobas

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