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Violente cariche in Val di Susa: la CUB pronta allo sciopero generale

(19 Febbraio 2010)

La pervicace volontà delle Istituzioni e dei poteri forti interessati ad accaparrarsi gli appalti connessi alla costruzione della linea ad alta rapacità in Valle Susa ha prodotto le prime vittime di questa infausta stagione di sondaggi sul territorio della valle piemontese. Questa notte le forze dell'ordine hanno caricato violentemente una manifestazione pacifica che esprimeva la volontà di contestare il posizionamento di una nuova trivella nel sito di Collemosso tra Susa e Bussoleno. Una signora di 45 anni e un giovane di 29 anni sono stati duramente pestati nel corso di cariche feroci effettuate dalle forze dell'ordine. Le condizioni del ragazzo, ricoverato in pericolo di vita presso l'ospedale “Le Molinette” di Torino, smentiscono da sole la versione fornita dalla Questura torinese che parla di “cariche di alleggerimento”.
Di fronte a questo nuovo affronto contro la volontà, pacifica ma ferma, del popolo valsusino, deciso ad impedire l'imposizione di questa “grande opera”,
utile solamente alle tasche di chi la dovrebbe costruire, la Federazione Regionale CUB:

- Esprime il proprio rifiuto alla militarizzazione della Valle Susa. Il risultato di questa strategia di inaudita violenza è sotto gli occhi di tutti.
Chiede, quindi, l'immediato ritiro delle forze dell'ordine da tutto il territorio interessato dai sondaggi.

- Ricorda che la battaglia NO TAV non è solo svolta nell'interesse della popolazione della Val Susa, ma di tutti i lavoratori e le lavoratrici del paese.
Il movimento NO TAV contesta un'opera i cui costi sarebbero interamente pubblici mentre i guadagni andrebbero nelle tasche dei gruppi di
interesse la cui pervasività viene ben dimostrata in questi giorni dalla vicenda giudiziaria legata alle commesse della Protezione Civile.

- Conferma la propria immediata disponibilità alla proclamazione di uno sciopero generale sul territorio della Valle Susa, non appena il movimento
NO TAV lo riterrà utile. Ricorda a questo proposito lo straordinario successo dello sciopero indetto il 16 novembre 2005 sullo stesso territorio,
effettuato nonostante il tentativo di vietarlo da parte del governo.

Per la Federazione Regionale CUB
Stefano Capello

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