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28/05 – le farc chiamano il popolo ad astenersi dal votare alle elezioni presidenziali

(28 Maggio 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nuovacolombia.net



In un comunicato firmato dal Segretariato del suo Stato Maggiore Centrale, diffuso ieri via internet dalle montagne della Colombia in occasione del suo 46° anniversario di lotta ed esistenza, questa organizzazione guerrigliera si è

pronunciata chiaramente sulle elezioni presidenziali del 30 maggio: “La contesa elettorale il cui primo turno culmina questo 30 maggio, è segnata dall’intolleranza e dalla scontrosità imposte dall’autocrazia uribista. Le proposte, i programmi e gli impegni con la nazione sono stati sostituiti dagli attacchi grotteschi e volgari e dalla propaganda nera, nel tentativo di presentare questo o quel candidato come alternativa ancor più reazionaria ed autoritaria di quella incarnata dal mandatario uscente. Tutti si sforzano di mostrare sottomissione all’impero, assumendo posizioni scioviniste contro i paesi vicini ma genuflesse di fronte all’impero del nord, come affermò Gaitán.”
Sempre in merito alle tetre prospettive che i candidati di tutte le risme offrono al popolo colombiano, le FARC aggiungono: “Nessuno ha parlato dei problemi vitali che mantengono la nazione nel più profondo abisso della disuguaglianza e del terrore. Tutti, all’unisono, promettono ancor più spese militari e guerra. Questo è l’oscuro orizzonte delineato da tali aspiranti, ed è per questa ragione che chiamiamo ad astenersi, convinti che soltanto la forza della mobilitazione di tutti i colombiani potrà imporre un destino sicuro di pace e di giustizia...”
Il riferimento è al fascista oligarca Juan Manuel Santos, già ministro della Difesa di Uribe e minaccia per la pace del continente, ed al “verde” Antanas Mockus, autoritario ultraliberista che, quale piccolo Obama, sta vendendo fumo, ossia un’immagine ed una promessa di cambiamento ad uso e consumo dei media e degli ingenui dalla memoria corta; ma anche al liberale Rafael Pardo, al destroide Vargas Lleras di Cambio Radical, alla conservatrice Noemí Sanín ed al rinnegato Gustavo Petro, del malconcio Polo Democratico Alternativo, che ha fatto di tutto per rendersi appetibile alla borghesia colombiana e smarcarsi dalla sinistra del Polo stesso.
Tutti questi politicanti, nessuno escluso, hanno giurato fedeltà assoluta alla politica terrorista della “Seguridad Democrática”, al libero mercato ed all’imperialismo USA. Senza soluzione di continuità, nessuno di essi ha parlato di soluzione politica e dialogata del conflitto sociale ed armato, di riforma agraria, di aumento reale della spesa pubblica sociale tagliando quella militare, o di ritiro immediato delle sette basi statunitensi in territorio colombiano. Nonostante alcune sfumature, rappresentano gli interessi del regime narco-terrorista colombiano, ossia della sua oligarchia.
Il comunicato, che ricorda che “le FARC-EP sono nate a causa dell’intolleranza, dell’esclusione e della persecuzione violenta da parte delle caste che ostentano il potere ed istaurano i governi”, ribadisce che “soltanto la lotta organizzata delle maggioranze insorte, come duecento anni fa, per lanciare il secondo grido per la nostra definitiva indipendenza, restituirà la terra alla produzione contadina, risolverà la crisi ambientale che provoca costanti disastri naturali ad ogni cambio di stagione e quella alimentare che uccide la nazione. E risolverà definitivamente il dramma degli sfollati, garantirà l’accesso all’educazione a tutti i livelli, alla sanità integrale, ad una casa dignitosa ed a un lavoro ben remunerato, ed assicurerà il pieno ed integrale esercizio dei diritti umani.”

www.nuovacolombia.net

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