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30/05 - alto ufficiale della polizia colombiana accusa il fratello di uribe di omicidio e di aver creato e diretto un gruppo paramilitare

(30 Maggio 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nuovacolombia.net



Un ex ufficiale della Polizia Nazionale colombiana, il maggiore Juan Carlos Meneses Quintero, ha accusato il fratello di Álvaro Uribe, Santiago Uribe Vélez, di aver creato e mantenuto nel corso degli anni 90 una struttura

paramilitare interfacciata con le forze di polizia di Antioquia, “I Dodici Apostoli”. Secondo l'accusa, Álvaro Uribe non solo era conoscenza dell'esistenza di questo gruppo, ma ne appoggiava anche le attività illegali.
Il maggiore ha denunciato questi fatti circa un mese fa a Buenos Aires di fronte, fra gli altri, al Premio Nobel per la Pace Adolfo Pérez Esquivel, e a Carlos Zamorano della Lega Argentina per i Diritti dell'Uomo, chiarendo come aveva conosciuto il fratello di Uribe e in che modo aveva preso contatto con la struttura paramilitare in questione.
Nel 1993 Meneses era stato nominato comandante del Distretto di Polizia 7 con sede a Yarumal. Il capitano preposto al passaggio di consegne aveva spiegato da subito la situazione al neo-incaricato: “(Il capitano) mi ricevette e mi disse: vedi, Meneses, qui c'è una situazione molto particolare, c'è un gruppo di persone che fa pulizia, cioè pulizia sociale, nel senso che fa sparire le persone identificate come guerriglieri, ladri, sequestratori, ricattatori, o viziosi (sic). Guarda, devi solo collaborare quando questo gruppo va a fare un lavoro”.
Secondo quanto affermato da Meneses, l'ex comandante del Distretto aveva chiarito bene chi fosse al vertice di questo gruppo preposto alla “pulizia sociale”: “Il gruppo ha un capo che si chiama Santiago Uribe Vélez, che è il fratello del senatore (oggi narco-presidente) Álvaro Uribe. E' uno dei latifondisti della regione, e le sue proprietà si trovano nei pressi di Yarumal. E' il capo di questo gruppo paramilitare. Io ho collaborato, quel che faccio ogni volta che questo gruppo va a fare fuori qualcuno è far si che la polizia non reagisca: tieni sotto controllo i tuoi uomini, tienili occupati, così non vanno a prendere quelli che fanno questi lavoretti, questo è il modo per collaborare con Santiago”.
Dopo questo agghiacciante discorso, l'ex comandante fece conoscere a Meneses il fratello di Uribe, che si presentò così: “molto piacere, tenente, benvenuto a Yarumal, io ho questo gruppo che collaborerà tantissimo con lei, d'altronde anche io ho bisogno che lei collabori con loro; le forniranno molte informazioni e libereranno la zona per lei”.
Il narcopresidente Uribe proviene da una famiglia oligarchica del dipartimento di Antioquia, legata a filo doppio col paramilitarismo; basti pensare a suo cugino Mario Uribe Escobar, processato e arrestato in seguito alle dichiarazione dell'ex capo paramilitare Salvatore Mancuso.
Si avvicina il momento in cui, decaduta l'impunità che gli garantisce la Presidenza, dovrà pagare per i suoi numerosissimi crimini di fronte ad un tribunale internazionale o alla giustizia del popolo colombiano.

www.nuovacolombia.net

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