Imperialismo e guerra :: Un'altra Colombia è possibile

12/06 - la colombia e’ il paese al mondo con piu’ sindacalisti assassinati

(12 Giugno 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nuovacolombia.net

Per l’ennesima volta, il bilancio dei sindacalisti assassinati in lungo e in largo per il mondo vede la Colombia al primo posto.

Secondo la Confederazione Sindacale Internazionale (CSI), nel 2009 sono stati assassinati 101 sindacalisti, di cui 48 solo nel paese andino-amazzonico governato dal narco-terrorista Uribe Vélez.
Dei 48 ammazzati in Colombia, 22 erano dirigenti sindacali, tra cui 5 donne. Secondo Guy Ryder, segretario generale della CSI (organizzazione certamente non tacciabile di essere radicale o comunista), “ la Colombia è tornata ad essere il paese in cui difendere i diritti fondamentali dei lavoratori significa, con maggiori probabilità che in qualunque altro paese, una sentenza di morte...”.
La dittatura uribista è anche responsabile, in percentuale, della maggior quantità di attentati ed arresti arbitrari ai danni dei sindacalisti, che al pari di leaders ed attivisti popolari, contadini, studenteschi ed indigeni vengono considerati “nemici interni” da eliminare.
Mentre il padronato colombiano incrementa i propri profitti e plaude alle leggi liberticide ed antisindacali, il gigantesco apparato para-militare e repressivo dello Stato colombiano porta avanti, imperterrito, la guerra sporca e di bassa intensità contro i lavoratori ed il popolo.
Questa è la “democrazia” del piombo e del terrorismo di Stato. E nessuna elezione farsa, in cui un candidato autoritario ed ultra-liberista viene fatto passare per “progressista” e “portatore del nuovo” al fine di legittimarla, potrà lavare il sangue di cui il regime ha sempre più sporche le mani.

www.nuovacolombia.net