">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Imperialismo e guerra    (Visualizza la Mappa del sito )

Miraggio

Miraggio

(25 Marzo 2011) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Imperialismo e guerra)

23/06 - moncayo: uribe mi ha insultato e umiliato quando lavoravo per la liberazione di mio figlio

(23 Giugno 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nuovacolombia.net



Il professor Gustavo Moncayo, padre del caporale Pablo Emilio Moncayo, recentemente liberato dalle FARC come gesto unilaterale per facilitare l'apertura di un negoziato per l'interscambio umanitario di prigionieri di guerra, ha dichiarato di essere stato pubblicamente umiliato da Uribe quando cercava soluzioni per poter liberare suo figlio.
Il professore, nel giugno del 2007, aveva iniziato una marcia di centinaia di chilometri, con destinazione Bogotá, per sensibilizzare l'opinione pubblica nazionale e internazionale sul tema.
“Ho marciato con l'illusione di arrivare a Bogotá e di sentirmi dire dal governo: bene, professore, facciamo un interscambio umanitario. Niente. Al contrario, sono stato umiliato proprio da Uribe in piazza Bolívar. Il mondo ne è stato testimone”.
Il 18 giugno scorso, lontano dai centri del potere da dove spesso è stato insultato dai narcogovernanti colombiani, primo fra tutti il mafioso Uribe, il professor Moncayo ha dichiarato:
“Nella campagna elettorale appena terminata non c'è stato un solo candidato impegnato per la pace in Colombia. Credo che nessuno di loro conosca da vicino il dramma degli sfollati, che nessuno abbia sentito sulla propria pelle il dolore dei familiari degli scomparsi, dei massacrati, di quelli che sono stati cacciati forzosamente dalle loro terre dai paramilitari per diventare cibo per coccodrilli”.
“Ora mio figlio è libero”, ha proseguito, “ma continuo ad insistere sull'urgenza non solo di un accordo con le organizzazioni armate, ma anche di soluzioni ai problemi di sanità, educazione, casa”.
“In questo iter”, ha concluso il professore, “ho conosciuto molte altre vittime, sfollati, familiari di desaparecidos, disoccupati. Senza essermelo proposto, mi sono trovato immerso in una problematica sociale molto più grande. Ci sono molti drammi che hanno toccato le mie fibre. Ora sono il risultato di tutto questo. Perciò sono convinto che occorre cercare l'uscita dal conflitto attraverso la negoziazione, non la guerra”.
La politica guerrafondaia di Uribe non ha prodotto alcun risultato, se non un aumento generalizzato del conflitto; d'altronde, senza rimuovere le cause sociali, politiche ed economiche che originano ed alimentano la guerra civile in Colombia, non sarà possibile ottenere una vera e duratura pace.
Se il successore di Uribe, come ampiamente prevedibile, non porrà le basi per un accordo umanitario, passaggio propedeutico indispensabile (benché non sufficiente) alla risoluzione del conflitto sociale ed armato, la pace resterà una chimera.

www.nuovacolombia.net

2789