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Uccidevano per divertimento

Uccidevano per divertimento

(22 Settembre 2010) Enzo Apicella
Cinque soldati usa in Afghanistan sotto corte marziale perché uccidevano civili afghani senza alcuna ragione se non il divertimento personale

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08/07 - il nuovo parlamento colombiano e' illegale ed illegittimo

(8 Luglio 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nuovacolombia.net



A quattro mesi dallo svolgimento delle elezioni-farsa per la Camera dei Rappresentanti ed il Senato colombiani, regna ancora la confusione più assoluta in merito all'esito delle stesse.

Su 266 seggi disponibili per il Congresso ne sono stati assegnati finora solo 78; in compenso, gli enti preposti alla certificazione dei risultati, come il Consiglio Nazionale Elettorale, si trovano paralizzati dall'inverosimile numero di schede da ricontare, contestazioni, ricorsi, denunce di brogli, minacce di morte. Così come la magistratura competente è stata subissata dalle inchieste da svolgere, nel mezzo di un clima da far-westscatenato dall'esercito di politicanti, arrivisti, carrieristi, opportunisti, mafiosi e narcotrafficanti, delinquenti di ogni sorta, che puntualmente si contendono le poltrone politiche con ogni mezzo, ad ogni tornata elettorale, nell'indifferenza della maggior parte del popolo, che non partecipa, disgustata, a una siffatta corte dei miracoli.
Questo è il volto della mal chiamata “democrazia” colombiana, che non è altro che una caricatura corporativa del parlamentarismo, con consistenti ingredienti dittatoriali da Stato fascista, una repubblica delle banane e della cocaina, regolata dalla spartizione, tutta interna ad una classe dominante in putrefazione, di quote di potere ottenute sulla base dei rapporti di forza tra le sue componenti. Un circo abietto nel quale i vari protagonisti in negativo si scannano fino a raggiungere un nuovo equilibrio instabile, senza esclusione di colpi. Dalla compravendita dei voti alla manipolazione dei registri elettorali, dalla falsificazione delle schede e dal loro occultamento (post-voto) all'alterazione fraudolenta dei risultati, dalle minacce agli omicidi, dall'impiego del terrore paramilitare al traffico di droga per finanziare le campagne elettorali e la corruzione degli apparati di controllo e di sicurezza, come hanno potuto ben constatare gli osservatori internazionali presenti ai seggi.
L'occasione delle elezioni fornisce un punto di vista privilegiato per osservare le reali dinamiche del sistema politico oligarchico che domina in Colombia da decenni. Le elezioni parlamentari, mettendo in gioco centinaia di posti, sono un termometro molto fedele per valutare il reale stato dell'oligarchia colombiana. Molto più utili delle presidenziali appena concluse, che avendo da assegnare il solo posto di presidente, rendono molto più semplice e relativamente veloce il compattarsi quasi assoluto dell'arco politico sul carro del candidato principale.
Nel prossimo parlamento, che potrà insediarsi solo quando sarà stata sbrogliata l'intricata matassa delle dispute incrociate tra partiti e candidati, regnerà lo stesso stato di cose che ha caratterizzato il parlamento uscente: legami mafiosi e paramilitari pervasivi, inefficienza, burocrazia, servilismo nei confronti del capitale transnazionale e del padrone statunitense e sperpero costante del denaro pubblico, che ne fanno un potere totalmente privo di qualsiasi legittimità democratica. Una fedele espressione di una oligarchia mafiosa che ha fatto dello Stato una cosa propria, e che dirigerà una società sempre più abbandonata a se stessa, senza diritti, senza tutele, senza sovranità e con inarginabili contraddizioni sociali.
Non vi è dubbio che all'esplodere di tali contraddizioni, tutti questi personaggi scapperanno come topi dalla nave che affonda, con la stessa velocità con la quale ora si buttano, sgomitando, sul paese da depredare e sul popolo da sfruttare e sottomettere.

www.nuovacolombia.net

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