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Attentato terrorista

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(16 Aprile 2013) Enzo Apicella

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24/07 - grande successo della marcia patriottica, la vera colombia mostra il suo volto

(26 Luglio 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nuovacolombia.net



Decine di migliaia di persone, tra cui 17.000 delegati di più di 150 organizzazioni sociali e politiche, hanno sfilato per le vie di Bogotà in occasione dell'anniversario dell'indipendenza dal colonialismo spagnolo, ottenuta dalla lotta

popolare capeggiata da Simón Bolívar.
I partecipanti alla marcia, giunti da tutta la Colombia, hanno innalzato bandiere, striscioni e gridato slogan contro la dominazione nordamericana, rifiutando in maniera contundente la presenza militare statunitense nel paese, ed in particolare le sette basi militari recentemente occupate dagli USA, con grave pregiudizio per la sovranità colombiana e per la sicurezza di tutto il continente.
Inoltre le parole d'ordine della manifestazione si sono concentrate sull'approvazione di un accordo umanitario per lo scambio dei prigionieri di guerra tra il governo colombiano e la guerriglia, come primo passo verso una pace con giustizia sociale in Colombia.
L'evento della marcia ha rappresentato un passaggio verso il rafforzamento dell'unità tra movimenti popolari, per far fronte ai governi di ultradestra che rappresentano solo gli interessi dell'oligarchia e delle multinazionali operanti nel paese.
Francisco Tolosa e Carlos García Marulanda, portavoce del Comitato di Coordinamento Nazionale hanno affermato che: “Le marce esprimono la necessità di articolare le organizzazioni sociali e politiche che si oppongono all'attuale regime e alle sue politiche neoliberiste, per costruire un programma unico che esprima le principali problematiche che affronta il popolo, nella prospettiva di combattere le misure anti-operaie ed anti-popolari promosse dalla Casa de Nariño”.
Oltre alla marcia sono stati organizzati una serie di eventi chiamati “cabildos abiertos” (assemblee popolari pubbliche) a cui sono state invitate numerose personalità colombiane e straniere, per dibattere direttamente intorno alla situazione in cui versa il paese reale, al di fuori degli ambiti istituzionali egemonizzati dal potere oligarchico.
Con questa iniziativa, oltre ad avanzare sul terreno della mobilitazione popolare, la società colombiana, occupando Bogotá, si è vista in uno specchio non deformato e ha mostrato la sua vera immagine tanto in Colombia quanto all'estero, dove normalmente si percepisce solo la visione edulcorata del paese, a vantaggio della mafia terrorista e narcotrafficante che governa. Le immense contraddizioni sociali ed i conflitti che queste determinano, non possono continuare ad essere occultati.

www.nuovacolombia.net

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