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03/08 - associazione contadina colombiana chiede un'ispezione dell'onu su fumigazioni e violazioni dei diritti umani

(4 Agosto 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nuovacolombia.net



I portavoce dell'ASOCBAC, Associazione Contadina del Bajo Cauca, hanno sollecitato una visita da parte di organismi internazionali per verificare la drammatica situazione vissuta dalle popolazioni locali a causa delle fumigazioni

con glifosato, che hanno portato alla contaminazione di fonti idriche, malattie negli abitanti e generali condizioni di miseria per la perdita di coltivazioni di prodotti alimentari di base.
Secondo un comunicato diffuso da Hirma Ligia Granda, direttrice dell'associazione, la presenza di organizzazioni ufficiali e non governative sarebbe utile per sostenere la denuncia dei contadini: “Chiediamo che sul piano internazionale e nazionale si venga a conoscenza della lotta per le terre, causata dall'alta concentrazione di fondi agricoli in mano a latifondisti e narco-proprietari terrieri, che godono dell'appoggio delle autorità, e delle politiche repressive ufficiali di fronte al fenomeno delle coltivazioni illecite nella regione del Bajo Cauca, dipartimenti di Antioquia e Córdoba; e si venga a conoscenza della mancanza di appoggio del governo nel trovare soluzioni e sostenere l'agricoltura”.
Víctor Tobón, dirigente dell'associazione, ha segnalato che gli accordi fra contadini e autorità, ottenuti in seguito a proteste e cortei per implementare una reale politica a sostegno dell'agricoltura tradizionale, sono stati sistematicamente violati dal governo, che ha effettuato operazioni militari, eradicazioni manuali e fumigazioni con glifosato.
Alle minacce e ai crimini dei paramilitari, tutt'altro che smobilitati, si sommano le sopraffazioni e gli arresti arbitrari dei rappresentanti delle comunità locali; negli ultimi due mesi sono stati assassinati Cecilia Granda Meza, presidentessa del municipio di Palmira, suo marito José Anaya e Gabriel Orrego, contadino della zona. Inoltre, alcuni gruppi di estrema destra al servizio dei latifondisti hanno ucciso Joaquín Emilio García Lopera, coordinatore delle vittime del Bloque Mineros delle AUC (il feroce cartello di paramilitari colombiani, presuntamente smobilitati ma tuttora operativi sotto altri nomi), e José Antonio Betancourth López, il portavoce dei contadini firmatario degli accordi raggiunti in seguito alle massicce proteste contadine in questa zona.
ASOCBAC ha lanciato infine un allarme umanitario di fronte alla sparizione forzata del leader contadino José Alcides Ochoa, detenuto in forma arbitraria ed illegale dalle truppe della Brigata Mobile n. 25 della VII Divisione dell'Esercito, accusata di violare continuamente i Diritti Umani dei contadini.
Le fumigazioni con glifosato, veleno prodotto dalla multinazionale Monsanto, lungi dal risolvere il problema della droga, hanno avvelenato l'ambiente e distrutto migliaia di ettari di piantagioni legali di sussistenza; esse fanno parte di una strategia complessiva atta a favorire lo sfollamento forzato dei contadini, costretti a ottenere nuovi campi attraverso la deforestazione. Ovviamente, manca la volontà di risolvere il problema alla base, attraverso una politica integrale di sostegno alla reintroduzione progressiva di coltivazioni lecite per il sostegno alimentare dei contadini, dato che il narcogoverno colombiano ha tutto l'interesse a mantenere la consistente produzione di foglia di coca; in questo modo può lucrare alle spalle dei contadini poveri, che coltivano la foglia di coca ma trattengono una percentuale infima degli enormi guadagni che restano in mano alle mafie paramilitari ed alle oligarchie di cui il para-stato colombiano è espressione (cioè i veri narcotrafficanti), nonché al grande capitale transnazionale, che immette permanentemente nel circuito legale questa massa enorme di denaro riciclandolo nelle banche di Miami, Las Vegas e nei vari paradisi fiscali.

www.nuovacolombia.net

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