">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Imperialismo e guerra    (Visualizza la Mappa del sito )

La marea bianca e blu

La marea bianca e blu

(29 Maggio 2010) Enzo Apicella
Mentre l'attenzione dei media è tutta rivolta alla "marea nera" nel Golfo del Messico, continua il blocco navale di Gaza

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Imperialismo e guerra)

26/10 - uribe ha infiltrato elementi del das nella corte suprema di giustizia per disarticolare i suoi processi

(26 Ottobre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nuovacolombia.net

La detective Alba Luz Flórez, integrante dei servizi segreti del Dipartimento Amministrativo di Sicurezza (DAS), soprannominata la “Mata Hari” colombiana, è riuscita nell’arco dei primi mesi di quest’anno ad infiltrarsi nella Corte Suprema di Giustizia, alla ricerca di informazioni per screditare l’istituzione e disarticolare i processi sui legami fra la famiglia Uribe ed il paramilitarismo.
Per le implicazioni nel caso delle intercettazioni

illegali e dello spionaggio ai danni di oppositori politici, magistrati e giornalisti, lo scorso 4 ottobre la Procura aveva destituito ed inabilitato ad esercitare incarichi pubblici per 18 anni Bernando Moreno, il segretario generale del narco-expresidente Álvaro Uribe, ed imposto sanzioni a tre ex capi del DAS: Jorge Noguera (20 anni), Maria di Pilar Hurtado (18 anni) e Andrés Peñate (8 mesi).
In sua difesa la detective Flórez, di 32 anni, ha dichiarato di aver solo eseguito gli ordini dei suoi superiori. La strategia, secondo le dichiarazioni della Flórez, era quella di manipolare anche “sentimentalmente” figure che le avrebbero permesso di arrivare fin nelle viscere della Corte, come nel caso del capitano Julio Hernández Laverde, promosso a capo della Sicurezza del Parlamento ed usato per approdare al massimo tribunale della Colombia. Allo stesso modo ha circuito le guardie del corpo e gli autisti dei magistrati potendosi muovere nelle loro sedi in libertà, convincendo poi le scorte a rubare dalle auto dei giudici documenti che la Presidenza della Repubblica aveva evidentemente interesse a conoscere. Alba Luz Flórez si è servita anche di Maria Torres e Blanca Maldonado, due signore delle pulizie che servivano il caffè durante le sessioni della Corte, per depositare registratori e microfoni sotto gli scranni. Le trascrizioni delle conversazioni private dei magistrati erano inviate al Palacio de Nariño, sede della Presidenza. Entrambe le donne delle pulizie sono costrette oggi a vivere nascoste con le proprie famiglie per via delle minacce di morte, ricevute affinché non rilascino dichiarazioni. La detective Flórez tornerà comunque a casa. L’ordinamento giuridico colombiano prevede infatti l’esonero da investigazioni e processi per chi collabora in modo decisivo con la giustizia. Lo stesso succederà con l’antica numero due dei servizi segreti, Marta Inés Leal, tutt’oggi in prigione. L’ex direttrice del DAS, Maria Pilar Hurtado, personaggio chiave di questo puzzle, l’ha obbligata a trattare con avvocati e capi paramilitari che si dedicarono a montare operazioni di discredito contro magistrati, giornalisti e oppositori in riunioni durante le quali intervenivano diversi complici del presidente. In due di questi incontri ha partecipato l’avvocato di “Don Berna”, capo paramilitare estradato negli Usa, e Antonio López, alias “Job”, altro capo paramilitare successivamente assassinato. A dirigere l’orchestra l’avvocato Sergio González, intimo di Santiago e Mario Uribe, rispettivamente fratello e cugino dell’ex presidente narco-mafioso Uribe, che vede sgretolarsi ogni giorno di più il muro di menzogne alzato per nascondere i suoi crimini contro il popolo colombiano.

Altri Clamori dalla Colombia...

www.nuovacolombia.net

3610