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(3 Dicembre 2003)
Ieri il diritto dei cittadini alla mobilità non è stato offeso dai lavoratori dei trasporti pubblici locali ma da chi ogni giorno mette in discussione il diritto alla mobilità dei cittadini in tutti i settori dei trasporti, non rispetta i diritti dei lavoratori;
la responsabilità
è del Governo, Regioni, Autonomie locali, Aziende che stanno smantellando giorno per giorno i pilastri di un servizio pubblico con leggi, tagli di spesa, privatizzazioni, tagli di servizi;
è del Governo, Regioni, Autonomie locali, Aziende che non hanno onorato e non onorano impegni assunti nei confronti dei lavoratori dei trasporti e nei confronti dei cittadini.
Se il Governo, le Regioni e le Autonomie locali, che si sono assunti nel 2000 una serie di impegni per sostenere l’impatto economico del settore e per consentire un reale servizio pubblico, sono i primi a disattenderli quale credibilità c’è sul futuro del trasporto dato in mano ai privati?
Se il Governo, le Regioni e le Autonomie locali, mentre sono ancora i diretti gestori del servizio, tagliano risorse per il trasporto pubblico, peggiorando e minando quotidianamente il diritto alla mobilità dei cittadini, come possono criminalizzare migliaia di lavoratori che ogni giorno caparbiamente cercano di garantire un servizio pubblico degno di questo nome e che esasperati alla fine possono usare solo lo strumento dello sciopero per farsi sentire, strumento che ogni giorno di più stanno cercando di cancellare.
Vanno condannate le Aziende che hanno strumentalmente alimentato e utilizzato, assieme all’UPI (unione delle Province d’Italia), l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), l’esasperazione dei lavoratori avanzando demagogicamente e cinicamente, proprio il giorno dopo lo sciopero dei lavoratori del trasporto pubblico locale, dalle pagine di un quotidiano, la richiesta dell’aumento di 3 centesimi di euro l’accise sulla benzina.
Tale uscita a pagamento su un quotidiano, proprio oggi subito dopo lo sciopero, sostenendo “ la proposta che la legge finanziaria destini al trasporto pubblico locale un contributo di tre centesimi di euro per ogni litro di benzina” adombra il dubbio che la giornata di ieri qualcuno l’abbia voluta e programmata.
La CUB Trasporti sostiene la lotta dei lavoratori, il loro diritto di sciopero, il loro diritto ad un salario dignitoso, il diritto dei cittadini ad un trasporto che sia un servizio pubblico.
Nei prossimi giorni, assieme a tutto il sindacalismo di base, è intenzione di promuovere uno sciopero generale, iniziative e mobilitazioni che ripropongano la difesa del diritto di sciopero, la difesa del diritto al contratto, la difesa del salario, la difesa del trasporto pubblico.
Nei prossimi giorni verrà ufficializzata la costituzione della Fondazione sul Diritto di sciopero.
Venezia 02 dicembre 03
Per la CUB Trasporti
ANTONINI Giampietro
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