Imperialismo e guerra :: Freedom Flotilla

Freedom flotilla: commissione turkel, assolto esercito

Non colpevoli: così il panel di esperti voluti da Tel Aviv bolla soldati isrealiani che hanno ucciso 9 civili e arrestato centinaia di persone in acque internazionali lo scorso 31 maggio.

(24 Gennaio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nena-news.com

foto: www.nena-news.com

Gerusalemme 24 gennaio 2011 - “Esonerati i soldati dell'esercito israeliano da ogni responsabilità penale in quanto avrebbero agito in conformità alla legge per autodifesa e per impedire la rimozione del blocco imposto sulla Striscia di Gaza". Lo ha decretato la commissione d’inchiesta (la commissione Turkel) che per conto del governo sta indagando sull’assalto alla Navi Marmara, il convoglio umanitario diretto a Gaza, sul quale lo scorso 31 maggio sono stati uccise 9 persone e feriti decine di civili, in seguito al sanguinoso attacco delle forze della marina militare israeliana, avvenuto in acque internazionali.

Le conclusioni dell'indagine confermano la tesi sempre sostenuta da Israele e cioè che i membri del commando furono «costretti» a sparare per «legittima difesa», una versione seccamente smentita dagli attivisti a bordo delle imbarcazioni e dalle autorità turche.

“Un giudizio fabbricato su misura” critica la Turchia: il PM turco Erdogan, ha rigettato le conclusioni a cui la commisisone è giunta, bollando il rapporto come privo di “valore o credibilità.” Rispondendo così alle affermazioni del premier Netanyahu che ha ribadito quanto già affermato in precedenza e cioè "che il blocco su Gaza è legale” e "che i soldati israeliani che hanno abbordato la Marmara hanno agito legalmente e per legittima difesa”.

La prima parte del documento si concentra proprio sugli oltre tre anni del blocco imposto unilateralmente su Gaza e sulla propria popolazione, sostenendo la teoria che esso non violerebbe la legalità internazionale; cosi come legittimi sono anche i mezzi utilizzati per mantenere lo status quo nella Striscia, incluso appunto anche il raid sull convoglio.

Il rapporto realizzato da una commissione composta da 4 israeliani e due osservatori stranieri, di 300 pagine, è stato reso pubblicato domenica e assolve in pieno le forze dell’esercito, contraddicendo ovviamente il rapporto redatto invece dalle Nazioni Unite e fortemente osteggiato dal governo di Tel Aviv. Un rapporto diffuso lo scorso settembre da tre esperti del Consiglio Diritti Umani in cui gli esperti ONU dicono con chiarezza che l’atto compiuto da Israele rappresenta una violazione del diritto internazionale: il blocco navale applicato da Israele al territorio palestinese e’ di per se’ una chiara violazione della legalita’ internazionale, data l’emergenza umanitaria in cui Israele costringe un milione e mezzo di palestinesi della Striscia di Gaza. Quindi il raid sugli attivisti e’ stato un atto “brutale e sproporzionato”.

La commissione Turkel, che prende il nome da Yaakov Turkel, ex giudice supremo, che ne è alla testa, sta esaminando anche altri aspetti del raid compiuto dai commando militari, tanto che si prevede la compilazione un secondo rapporto. La commissione ha ascoltato le testimonianze di ufficiali di alto grado dell’esercito, del PM Netanyahu cosi come del Ministro della difesa Barak e del generale Gabi Ashkenazi. Mentre nessuno dei soldati che hanno condotto il raid è stato autorizzato a testimoniare.

Intanto le associazioni organizzatrici della Freedom Flotilla 1 e della prossima (la 2), insieme agli italiani che erano a bordo di una delle navi attaccate, hanno diffuso un comunicato in cui “rigettano fermamente le "conclusioni" della Commissione israeliana Turkel”, affermando che some di consueto “Israele e la sua giustizia si pongono al di sopra della legalità internazionale e di ogni diritto umanitario”. Nena News

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