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25.03.2011 - Cremaschi: "Nazionalizzare la Fiat"

(25 Marzo 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.rete28aprile.it

La decisione della Fiat di trasferire definitivamente la testa del gruppo negli Stati Uniti non è assolutamente inaspettata. Essa è nella logica delle decisioni sinora prese dal gruppo dirigente aziendale, che ha progressivamente spostato gli interessi in America e ha finora rifiutato di fornire qualsiasi piano industriale strategico per il nostro paese. Solo la Fiom aveva da tempo dichiarato che questa sarebbe stata la conclusione se non ci fossero stati interventi in grado di condizionare e cambiare davvero la decisione di Marchionne. Purtroppo politici e sindacalisti incompetenti o in mala fede hanno favorito i disegni dell’azienda.
Ora se si vuole tenere la Fiat in Italia c’è una sola strada, quella di procedere alla pubblicizzazione, alla nazionalizzazione del Gruppo che è già da tempo pagato dai contribuenti italiani. Le due principali aziende automobilistiche europee, Renault e Volkswagen, che vanno bene, sono non a caso entrambe a controllo pubblico. Questa è la sola strada seria per salvare in Italia una produzione automobilistica indipendente, altrimenti la Fiat farà la fine dell’Olivetti.

25 marzo 2011

Rete del 28 aprile per l'indipendenza e la democrazia sindacale

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