">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Sciopero

Sciopero

(28 Gennaio 2011) Enzo Apicella
Oggi sciopero

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Lotte operaie nella crisi)

Fincantieri. Oggi il tavolo al Ministero. La manifestazione fuori dal centro

Oggi tavolo al Ministero per la vicenda Fincantieri, che coinvolge oltre 2500 lavoratori a rischio esubero e il destino dei siti che l’azienda ha su tutto il territorio nazionale, da Genova a Castellammare, ad Ancona, a Venezia.

(3 Giugno 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

Sono giunti a Roma lavoratori da tutta Italia e il previsto corteo è stato spostato dalla Questura nella zona dell’Eur, nei pressi della sede distaccata del Ministero. «In relazione al preavviso della manifestazione con corteo da piazza della Repubblica a viale Molise presentato dalla Fiom Cgil - informa una nota - il Questore di Roma ha prescritto che la predetta manifestazione si svolga nello stesso giorno e nelle stesse condizioni oggetto del preavviso, ma nella zona dell'Eur, nei pressi della sede distaccata del Ministero dello Sviluppo Economico in viale Boston, lungo un itinerario da concordare con il suo Capo di Gabinetto».

Ma se cambia il posto, non senza qualche difficoltà per gli organizzatori, rimane inalterata la mobilitazione dei lavoratori e dei sindacati che, con in testa la Fiom, chiedono il ritiro del piano industriale nella forma in cui è stato presentato la scorsa settimana. Il comitato centrale della Fiom-Cgil, ha chiesto «il ritiro del piano di tagli e chiusure e l'avvio, a partire dall'incontro del 3 giugno, di un confronto con azienda, Governo e Istituzioni a livello europeo per attuare tutti gli interventi necessari per la salvaguardia e il rilancio del settore». E questo dovrà avvenire, ha sottolineato il documento finale approvato all'unanimità, «a partire dalla garanzia di mantenimento e sviluppo di tutti i siti e di tutti i cantieri e i livelli occupazionali, nonché per la modifica dell'attuale modello produttivo che scarica sui lavoratori le inefficienze del sistema e rischia di compromettere l'assetto industriale del Gruppo». Ancora oggi il fronte sindacale sembra assolutamente compatto, per il segretario generale della Uilm Rocco Palombella, è ora che «il Governo assuma una posizione molto chiara e determinata, essendo l'azionista di riferimento, e dica che questo piano non va bene e deve essere messo da parte, per poi aprire una trattativa, senza chiudere stabilimenti o creare esuberi. Dopodiché si potrà passare ad esaminare tutte le strade praticabili per rilanciare il gruppo». Per la difesa degli stabilimenti liguri è in prima fila anche il Presidente della Liguria, Claudio Burlando, che ha sottolineato come «in Liguria non si è mai vista una tale unione tra sindacati e forze sociali, anche molto lontane tra loro, tutti hanno capito quanto conta per la regione tenere in piedi un assetto produttivo industriale. L'economia marittima-portuale - aggiunge il governatore - è una forza di questo Paese, da difendere con adeguate politiche industriali». Sulla stessa linea il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, che ribadisce la necessità di «ragionare sul rilancio della cantieristica e la città è pronta a utilizzare tutti i mezzi necessari per evitare la chiusura dello storico stabilimento».

Alessandra Valentini
DirittiDistorti

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Lotte operaie nella crisi»

Ultime notizie dell'autore «DirittiDistorti»

2494