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Arabia inaudita

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(19 Giugno 2011) Enzo Apicella
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Resoconto della giornata di mobilitazione del 7 Giugno 2011 – lavoratrici e lavoratori dell’Azienda Speciale Comunale FARMACAP - Roma

(11 Giugno 2011)

17 GIUGNO DALLE 10 ALLE 14 ASSEMBLEA SINDACALE CON PRESIDIO A VIALE MANZONI 16 – Assessorato Politiche Sociali di Roma Capitale

L’assemblea sindacale che, come lavoratori e lavoratrici ed OO.SS. della Farmacap, abbiamo organizzato il 7 Giugno 2011 davanti all’Assessorato alle politiche sociali, rappresenta un nuovo inizio di un percorso di lotta comune (farmacisti, amministrativi, educatrici, sociale) che continuerà finchè non saranno ritirate le procedure di licenziamento collettivo per 64 dipendenti, attivate il 30 maggio e già oggetto di intervento di tutte le OO.SS. presenti e trattanti in azienda (Cgil - Filcams, Cisl - Fisascat, Unione Sindacale Italiana Usi, Uil) e saranno assegnati alla Farmacap in modo permanente e stabile, i servizi di cui attualmente dispone o altri eventuali.

Il fatto che la commissione politiche sociali, tenutasi la mattina del 7 giugno nella stessa sede assessorile, si sia tenuta “a porte chiuse”, senza ascoltare e sentire la voce dei lavoratori/ci minacciati da licenziamento, oltre ad essere una vergogna, è un segno di grande confusione e incertezza da parte dell’attuale maggioranza capitolina.

Le frasi “fiume” dell’assessore Sveva Belviso, incontrata successivamente, che ha annunciato a breve il Commissariamento dell’Azienda, il suo parere favorevole alla trasformazione in S.p.a. della stessa e un impegno a far ritirare i licenziamenti, saranno verificate rapidamente nei prossimi giorni. Sono state comunque rappresentate, in più interventi, la nostra ferma contrarietà sia all’ ipotesi di vendita dell’azienda (anche a pezzi) sia a quella di una sua trasformazione in S.P.A.

Nell’incontro “conquistato” con i consiglieri comunali, dopo due ore di contestazione sonora, “passeggiata” informativa sulle strisce pedonali della situazione lavorativa e occupazionale, volantinaggio, con impedimento delle forze dell’ordine a far salire la delegazione di 10 persone in Commissione, che ha portato poi lavoratrici e lavoratori a dover “passare” comunque e far salire la delegazione unitaria, che ha avuto un colloquio con il Presidente della commissione politiche sociale Tredicine, (senza i vertici aziendali nel frattempo usciti), sono state fatte delle affermazioni di rilievo, come quella di voler inserire fondi per l’azienda nel bilancio “revisionale” e in quello “previsionale” fino a Dicembre 2011. Il Presidente ha convocato l’assessore al bilancio Lamanda per la prossima commissione che si terrà Martedì 14 Giugno 2011 alle 10 nella stessa sede di Viale Manzoni 16.

Si auspica che il comportamento tenuto il 7 giugno non si ripeta più. Sono arrivati dopo che la delegazione era già salita e si stava continuando l’assemblea sindacale regolarmente convocata e “autorizzata”, tre blindati carichi di carabinieri in assetto antisommossa, ch si sono uniti alla polizia e dopo aver presidiato e chiuso l’accesso all’assessorato e al dipartimento (tanto che diversi cittadini che dovevano fare delle pratiche in orario di apertura di uffici, sono dovuti tornare indietro…), hanno tramite funzionari di polizia (uno senza tesserino di riconoscimento…) proceduto a identificare tutti coloro che si trovavano in assemblea sotto l’assessorato, oltre 40 persone, senza fornire spiegazioni su tale comportamento, nella speranza forse di intimidire lavoratrici e lavoratori. E’ assolutamente illegale che forze di polizia, trasformando una lotta per il lavoro, la difesa dell’occupazione e di servizi pubblici in un problema di “ordine pubblico”, abbiano commesso tale azione durante una assemblea sindacale, anche se con modalità inusuali ma garantite dalla Costituzione e dallo Statuto dei Lavoratori. Un certo imbarazzo dei consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione (così come poi dell’Assessore Belviso, che ha fatto aprile la Sala Rosi al paino terra del Dipartimento e dell’Assessorato, a tutti i lavoratori e le lavoratrici) sul comportamento delle forze dell’ordine, visto che le Commissioni consiliari sono per Statuto e regolamento comunale pubbliche, inoltre lo stesso Presidente della Commissione Consiliare ha ribadito che aveva comunicato ai poliziotti che una delegazione poteva salire a esporre le ragioni di lavoratrici e lavoratori e delle OO.SS.

Per quella mattina, l’Assessorato e il Dipartimento alla Promozione delle Politiche Sociali e della Salute, era diventato “l’assessorato ai corpi armati dello Stato”. Su questo modo di agire e sulla corretta ricostruzione dei fatti, il sindacato presenterà un esposto denuncia alla magistratura e una segnalazione al Questore di Roma e al Prefetto. Comunicati di solidarietà sono arrivati dal capogruppo consiliare Alzetta (Sinistra Arcobaleno – Roma in Action) e dal consigliere del Prc-FdS del XIX Municipio Claudio Ortale, nonché interventi sono stati fatti a sostegno delle richieste di dipendenti Farmacap e delle OO.SS., dalla capogruppo consiliare di SeL Maria Gemma Azuni, dai consiglieri del PD Ozzimo e Policastro e dal consigliere provinciale di SeL Gianluca Peciola

Come Usi, insieme alle altre OO.SS e come lavoratrici e lavoratori, quando si è riusciti a parlare di cose serie e senza essere trattati come dei delinquenti, negli interventi con la Commissione e con l’Assessora Belviso, si è chiarito che il meccanismo delle proroghe deve essere superato in favore di un assegnazione permanente del servizio di teleassistenza o di eventuali altri servizi. Se la proroga a dicembre 2011 permetterebbe di fatto il blocco e il ritiro dei licenziamenti, non risolverebbe affatto lo stato d’agonia, organizzativa e tecnologica, del servizio di teleassistenza.

Va attivato, da subito, un percorso di commissione o di più commissioni consiliari per definire al meglio il carattere permanente dei servizi che l’azienda Farmacap può svolgere ed erogare. L’incertezza deve essere risolta attraverso la definizione di un piano di sviluppo che assicuri l’occupazione, l’utenza e il carattere non provvisorio, né “precario” dei servizi.

NO AI 64 LICENZIAMENTI e alla PRIVATIZZAZIONE DELL’AZIENDA

NON CI FACCIAMO INTIMIDIRE DA FORME DI REPRESSIONE, CHI LOTTA PER IL DIRITTO AL LAVORO, ALL’OCCUPAZIONE, PER SERVIZI PUBBLICI DI QUALITA’ NON VA TRATTATO COME UN CRIMINALE, CI MOBILITEREMO FINO A CHE LA PROCEDURA DI MOBILITA’ COLLETTIVA NON SARA’ RITIRATA E SI RILANCI IN MANIERA SERIA L’AZIENDA PUBBLICA E I SERVIZI ALLA CITTADINANZA, SENZA DISPARITA’ E DISCRIMINAZIONI.

Segreteria provinciale intercategoriale dell’Unione Sindacale Italiana Usi
fedele ai principi dell’Ait, Rappresentanza sindacale aziendale Rsa- Rls Usi dell’Azienda Speciale Comunale Farmacap

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