">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Imperialismo e guerra    (Visualizza la Mappa del sito )

La marea bianca e blu

La marea bianca e blu

(29 Maggio 2010) Enzo Apicella
Mentre l'attenzione dei media è tutta rivolta alla "marea nera" nel Golfo del Messico, continua il blocco navale di Gaza

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Palestina occupata)

Barghuti: il veto usa equivale a terrorismo

In un intervista esclusiva a France Presse, il leader di Fatah in carcere da 9 anni lancia l’avvertimento contro il veto USA al riconoscimento di uno Stato palestinese all’ONU: “è un’aggressione contro la volontà della comunità internazionale”.

(20 Agosto 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nena-news.com

Barghuti: il veto usa equivale a terrorismo

foto: www.nena-news.com

Ramallah, 19 Agosto 2011, Nena News- E’ lapidario Marwan Barghuti, il leader di Fatah rinchiuso in una prigione israeliana da nove anni che sta scontando una condanna a cinque ergastoli.

Dopo aver pagato con l’isolamento l’appello rivolto a fine luglio alla sua gente ad organizzare marce e raduni pacifici, il leader movimentista torna a parlare della proclamazione unilaterale d’indipendenza che il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen dovrebbe presentare a settembre.

Per Barghuti, “il veto da parte degli Stati Uniti” contro il riconoscimento dello Stato palestinese all’ONU equivale ad “un atto terroristico” e rappresenterebbe “un'aggressione contro la volontà della comunità internazionale”, dal momento che i quattro quinti dell'umanità sostengono uno Stato palestinese. Queste le sue parole, apparse, attraverso i suoi avvocati, in un’intervista esclusiva concessa a France Presse.

Il leader palestinese ha ribadito anche l’urgenza che le due fazioni rivali, Fatah e Hamas arrivino al più presto ad un accordo prima dell’iniziativa di settembre. Secondo Barghuti, ogni mossa degli Stati Uniti di porre il veto avrà gravi conseguenze, rappresentando “un’aggressione contro la volontà della comunità internazionale” e portando ad un punto di svolta le relazioni tra Washington e palestinesi. Aggiungendo che in questo modo gli Usa “perderanno, se continuano a schierarsi contro la comunità internazionale, in difesa dell’occupazione, delle colonie, e delle politiche discriminatorie e razziste condotte da Israele”. "Non potremmo più fidarci degli Stati Uniti” ha continuato, dal momento che se opporranno il veto alla richiesta di riconoscimento formale da parte dell’Onu dello Stato di Palestina nei Territori occupati del 1967 (Cisgiordania , Gaza e Gerusalemme est capitale), “i palestinesi non potranno più fidarsi del patrocinio degli Stati Uniti nel quadro di un processo di pace che è fallito a causa di americani e israeliani».

Già nei mesi passati Barghuti aveva descritto l’iniziativa all’Onu come «la battaglia di tutto il popolo palestinese…un passo importante che richiede il sostegno di ampie manifestazioni popolari e pacifiche qui e nella diaspora, nei paesi arabi e islamici e nelle capitali internazionali». Nena News

Nena News

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Palestina occupata»

Ultime notizie dell'autore «Nena News»

1543