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Tunisi: ferragosto all'insegna del dissenso

Dopo le tante manifestazioni di malcontento, l’ultima quella di lunedì 15 agosto, arriva il tanto atteso discorso del primo ministro Essebsi. Chiuse le iscrizioni ai registri elettorali.

(20 Agosto 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nena-news.com

Tunisi: ferragosto all'insegna del dissenso

foto da Global Post

DI IRENE PANIGHETTI

Tunisi, 20 Agosto 2011, Nena News (foto da Global Post) - Spinto dal malcontento della gente che è più volte scesa in strada nonostante il Ramadan, il primo ministro del governo di transizione tunisino Béji Caïd Essebsi giovedì ha tenuto un discorso alla nazione, per cercare di dissipare i malumori verso il suo governo. Un discorso atteso, retorico miscuglio di citazioni coraniche, versi poetici e adagi popolari, forse per cercare di smorzare la gravità e l’impatto sul pubblico delle tematiche da trattare. Parlando davanti agli esponenti del governo provvisorio e delle istituzioni di transizione, ai dirigenti di partito, ai rappresentanti della stampa e delle associazioni, Essebsi ha ribadito ancora una volta l’importanza della scadenza elettorale del 23 ottobre, che qualcuno mette in discussione ma che “è di importanza vitale, il suo fallimento significherebbe il fallimento non solo del governo di transizione ma della stessa rivoluzione”, ha dichiarato. Il primo ministro ha confermato la fine del mandato di questo governo con l’inizio della fase costituente, ricordando che “le grandi riforme, come quella della giustizia, non facevano parte del programma ma, poiché il problema è stato posto con insistenza, abbiamo deciso di assumerci le nostre responsabilità”. Essebsi ha quindi annunciato che una lista di tutte le persone compromesse con il vecchio regime è in via di definizione, con l’obiettivo di escluderle dalla vita politica futura, in particolare esponenti del dissolto partito presidenziale Rcd che tuttavia hanno buone possibilità di riciclarsi in altri partiti di nuovo conio. Essebsi ha dichiarato che sui casi di corruzione sono stati aperti 9000 dossier, di cui 3000 sono di competenza della giustizia. Per quel che riguarda l’epurazione della magistratura, una delle principali richieste delle manifestazioni di questi giorni, il primo ministro si è detto “soddisfatto per la creazione di una commissione di magistrati che abbia come scopo l’elaborazione di una lista di magistrati corrotti”.

Un discorso pro domo, che, tra gli oltre cento partiti che si presenteranno alle elezioni, ha ovviamente suscitato reazioni differenti. “Il discorso di Essebsi a toccato punti cruciali- ha commentato Noureddine Bhiri, portavoce del partito islamista Ennada- affermando l’imperativo di organizzare le elezioni per la data prevista. Però questo non gli deve impedire d intervenire d’urgenza per affrontare cere sfide, come la sicurezza e la disoccupazione”. Critico il cartello delle forze del 14 gennaio: “un discorso senza novità- ha dichiarato il presidente Wahid Dhieb- stilato senza averci ascoltato, trattandoci come spettatori passivi. Sulla lentezza del giudizio verso i simboli del vecchio regime penso che il governo cerchi sostanzialmente di evitarlo”.

Il discorso di Essebsi è arrivato dopo le tante manifestazioni di malcontento: l’ultima quella di lunedì 15 agosto, quando centinaia di persone hanno espresso a Tunisi il loro dissenso sulle recenti scarcerazioni e la fuga di Saida Agrebi, implicata nella rete di corruzione del vecchio regime; la polizia è intervenuta ma le manganellate non hanno impedito che il governo risentisse della protesta: in breve tempo è stato deciso un cambio ai vertici del ministero della giustizia e un mandato di cattura internazionale per Saida Agrebi.

La manifestazione di Ferragosto ha seguito una data importante per il paese: la chiusura delle iscrizioni ai registri delle elezioni, avvenuta il giorno precedente: quasi 4milioni di persone (3.882.727 per la precisione) su 7 milioni e mezzo di potenziali elettori, si sono registrate per votare all’Assemblea Costituente di ottobre, secondo i dati diffusi dall’Istanza superiore indipendente per le elezioni. Rimangono aperte fino al 12 ottobre le operazioni di iscrizione eccezionale, che riguarda i militari e gli agenti delle forze di polizia, oltre ai giovani che raggiungeranno l’età del voto entro il 12 ottobre e i tunisini residenti all’estero che si troveranno nel paese il giorno delle elezioni. Nena News

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