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Il pupazzo di Monti

Il pupazzo di Monti

(5 Febbraio 2012) Enzo Apicella

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(Capitale e lavoro)

Mobilitazione di massa contro il decreto “salva-capitalisti”.

Sia l’ora del risveglio e della lotta!

(6 Dicembre 2011)

Il governo “tecnico” del grande capitale ha approvato l’ennesimo capitolo del saccheggio sociale: aumento dell’età pensionabile, tagli alle pensioni e alle spese sociali, tasse sui consumi popolari, privatizzazioni, altre spese per le missioni di guerra.

Nessuna efficace misura per colpire i redditi milionari, l’evasione fiscale, i grandi patrimoni. Solo fumo negli occhi per coprire la realtà della manovra ed accrescere i privilegi di una minoranza di sfruttatori e di parassiti.

Vengono colpiti ancora una volta gli operai, i lavoratori, la povera gente, non allo scopo di “salvare l’Italia”, ma i monopoli capitalistici, responsabili e beneficiari della crisi economica e del debito. Non a caso la Borsa brinda.

Con questa manovra non ci saranno né crescita, né equità. Si aggraverà la recessione e si approfondirà l’abisso sociale, aumenterà lo sfruttamento e il numero delle famiglie che non arrivano alla fine del mese.

Nonostante ciò, l’UE imperialista chiede di “fare di più”. Non è difficile prevedere che il prossimo assalto sarà ai contratti nazionali e ai diritti dei lavoratori, seguendo la strada tracciata da Marchionne.

La sola risposta da dare al governo Monti-Passera è qualla della lotta e della mobilitazione risoluta e unitaria della classe operaia, delle masse lavoratrici, dei giovani.

Partiamo subito con le fermate e le manifestazioni sui posti di lavoro e nelle piazze, per difendere le nostre conquiste, le pensioni, i contratti, il nostro presente e il nostro futuro.

Facciamo dello sciopero dei metalmeccanici del 16 dicembre una combattiva giornata di lotta contro i padroni e il loro governo.

Esigiamo l’immediata proclamazione dello sciopero generale con manifestazione nazionale a Roma da parte di tutti i sindacati che vogliono respingere la manovra!

Raccogliamo le forze, organizziamoci in Comitati operai e popolari, per ampliare la partecipazione e decidere dal basso, mettendo alle corde i collaborazionisti.

Impediamo che il comitato d’affari dell’oligarchia finanziaria si rafforzi e vada avanti nel suo programma antioperaio. Non c’è nulla da migliorare in questa manovra, non ci sono “tempi da rallentare” come dice Bersani. Va fatta solo saltare, assieme a un governo che segue una politica neoliberista in totale continuità con quella di Berlusconi.

All’infame ricatto del governo e dei suoi sostenitori (“la catastrofe incombe”) rispondiamo dicendo che i debiti e la crisi vanno pagati da chi li ha causati, non dai lavoratori. Non sono le nostre pensioni ad essere insostenibili, ma il sistema di sfruttamento e le sue istituzioni nazionali e sovranazionali!

Monti ha parlato di “risveglio della società”. Ebbene, che sia l’ora del risveglio del proletariato, la sola classe sociale può far uscire la società dal baratro in cui la borghesia la sta gettando.

Basta con i governi dei capitalisti! Vogliamo un governo degli operai e degli altri lavoratori sfruttati, che si basi sulle organizzazioni della classe, che sia lo sbocco del loro fronte unico di lotta.

Un governo forte, deciso, che espropri i monopoli capitalisti, requisisca le fortune dei parassiti, socializzi fabbriche e banche, favorisca il controllo operaio, spezzi l’apparato oppressivo borghese assieme alle catene dello sfruttamento.

Un governo che non abbia addentellati con le forze della reazione e dell’imperialismo, ma sia espressione dell’egemonia del proletariato per battere la borghesia e aprire la strada al socialismo.

Per dirigere le lotte odierne verso questo scopo chiamiamo i migliori elementi del proletariato a separarsi dall’opportunismo e ad unificarsi avendo come guida per l’azione il marxismo-leninismo, per formare un autentico Partito comunista! Organizziamoci!

5 dicembre 2011

Piattaforma Comunista

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