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... e nemmeno Suleiman

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Coordinamento Nazionale di Lotta Lavoratori e Lavoratrici Coop Sociali

verbale della terza assemblea nazionale

(6 Giugno 2004)

PREMESSA

Il terzo incontro del Coordinamento Nazionale, presenti realta’ di Brescia, Firenze, Roma, Bologna, Napoli, Torino (assenti Milano, Trento, Genova per altri impegni), ha confermato ancora una volta la sua tenuta, viste le presenze oramai stabili e radicate di Organizzazioni, Gruppi e Singoli che hanno partecipato alla sua creazione. Registriamo con soddisfazione la presenza dei compagni e delle compagne di Napoli, realta' significativa e con un importante radicamento territoriale, che portera’ sicuramente un ulteriore arricchimento nel dibattito e nella iniziativa pratica.

Questo nuovo incontro si E’ svolto nei giorni immediatamente successivi alla data di quello che doveva essere il Primo Sciopero Generale di categoria indetto dal Coordinamento Nazionale di Lotta Lavoratori e Lavoratrici Coop Sociali, ed E’ logico che questo sia stato un tema di discussione centrale del dibattito.

Nonostante l'intervento repressivo della CDG, o meglio della Commissione Antisciopero, in molte citta’ sono state mantenute iniziative pubbliche, pi— o meno riuscite, ma certamente tutte importanti come momento di visibilita’ e risposta immediata a quanto successo, non ultima la bozza di accordo firmata da CGIL CISL e UIL.

Le verifiche sulla partecipazione allo sciopero avevano sicuramente superato le aspettative, coinvolgendo professionalita’ e servizi normalmente difficili da mobilitare, rendendo ancora maggiore la rabbia da un lato ma dall' altro la convinzione del buon lavoro da noi svolto. Questo sciopero riassumeva in se' lo spirito stesso del Coordinamento, riuscendo ad unire sia le richieste di chi un Contratto se lo vede applicato e di chi, come succede in molte citta’, vede questo come un obiettivo della propria lotta.

Inoltre tali iniziative hanno consentito, in alcune citta’, di rafforzare ulteriormente la lotta che compagni e compagne stanno portando avanti, con le loro specificita’ e livelli di intervento.

BLOCCO DELLO SCIOPERO 28/5

E' riscontrabile in tutti gli interventi il giudizio unanime sul ruolo rivestito dalla Commissione di Garanzia , volto a limitare in ogni modo il diritto a scioperare, prendendo come pretesto ogni cavillo formale. Questo non senza assumere comportamenti differenziati a seconda che lo sciopero venga convocato dai Sindacati di Base o da quelli Confederali. E' stato fatto presente, ad esempio, che la CGIL Scuola ha ricevuto un trattamento sostanzialmente diverso da quello riservato al Coordinamento. Ad essa E’ stato infatti consentito di convocare il proprio sciopero di categoria il 21 Maggio, quindi 6 giorni soltanto dopo lo sciopero della scuola proclamato il 15 Maggio dal Sindacalismo di base.

Al Coordinamento E’ stato invece imposto di revocare lo sciopero del 28 Maggio in quanto incompatibile con lo quello del 21 Maggio. Per quella data l'Organizzazione Sincobas aveva inserito nella sua convocazione anche le Coop Sociali, dando cosi’ l'appiglio alla CDG per il differimento del nostro. Il 28 maggio sarebbe caduto 7 giorni dopo lo sciopero del 21. Due pesi, due misure! L'obbligo alla revoca dello sciopero da parte della CDG ci E’ stato notificato ben 6 giorni dopo aver ricevuto la nostra convocazione! Appare del tutto evidente l' intento di metterci in grave difficolta’ restringendo oltre misura i tempi per informare i lavoratori di tale repressiva disposizione.

Nel valutare questa diversita’ di applicazione delle norme, per la quale non abbiamo escluse azioni legali, E’ emersa chiaramente la volonta’ politica di impedire al nostro settore di acquisire, come lavoratori e lavoratrici, quella identita’ collettiva e di conflitto a cui molti degli interventi e il patto fondante del Coordinamento stesso hanno fatto riferimento e assunto come necessita’ primaria. E ' quindi da ricercarsi nella volonta’ politica di Legacoop, Confcoop, di CGIL CISL e UIL, della Politica di Palazzo, volta ad impedire l' affermarsi di una crescita del conflitto in questo settore, che va letto il blocco del nostro sciopero. Come abbiamo scritto molte volte: E' PROIBITO DISTURBARE IL MANOVRATORE!

PROBLEMA SINCOBAS

Non poteva in tale sede, visto quanto successo, non essere affrontato il problema Sincobas e il suo comportamento in relazione alla convocazione dello sciopero del settore delle Coop Sociali per il giorno 21, impedendo, o dando il pretesto per impedire, lo sciopero indetto dal Coordinamento Nazionale per il giorno 28 Maggio.

Unanime la condanna di tale scelta, oltretutto proveniente da una Organizzazione che ha partecipato alla riunione di fondazione del Coordinamento. Ci saremmo aspettati mosse di questo tipo dalla CGIL, ma certo non pensavamo di doverci confrontare con un atto politico cosi’ grave da parte di una organizzazione (con la "o" minuscola") del Sindacalismo di Base. Ricordiamo che oltre a Singoli, Collettivi o Gruppi, partecipano al Coordinamento Cub, RdB Cub, Slai Cobas, Usi - Ait e Confederazione Cobas. Avevamo fino ad oggi ritenuto parte di questo percorso anche il Sincobas.

Il giudizio unanime del Coordinamento E’ che tale atto da parte del Sincobas non sia stato casuale o frutto di semplice superficialita’, ma abbia rappresentato un chiaro atto politico nei confronti del Coordinamento che presupporra’ una risposta chiara sullo stesso piano. Molti hanno chiesto spiegazioni alle sedi locali di quella organizzazione trovando delegati completamente ignari, o quasi. Gli stessi volantini di convocazione da loro distribuiti non presentavano alcun riferimento alle Cooperative Sociali. Inoltre, fatto questo ancor pi— grave da un punto di vista formale e per i rischi a cui hanno implicitamente esposto i lavoratori, non avevano dato comunicazione dello sciopero, per quanto siamo a conoscenza, n‚ alle Associazioni Cooperative n‚ alle Cooperative stesse.

Oltretutto tale comportamento ha messo in estrema difficolta’ tutte le strutture del Coordinamento, costrette in pochi giorni a dover informare i lavoratori/trici della revoca dello sciopero, con tutti i rischi di non riuscire ad arrivare dove un mese di lavoro ci aveva consentito.

Tale comportamento ha rischiato inoltre di far perdere credibilita’ al Coordinamento stesso, esponendolo a giudizi di "superficialita’" e "leggerezza" da parte dei lavoratori e degli "avvoltoi" confederali.

Per questo il Coordinamento ha deciso che nei prossimi giorni uscira’ un Comunicato Pubblico di condanna del comportamento tenuto dal Sincobas e della sua esclusione, come Organizzazione Nazionale, dai lavori e dalle iniziative del Coordinamento. Vi E’ inoltre l' intenzione di diffondere una lettera aperta ai militanti della suddetta organizzazione mettendoli al corrente di quanto successo.

Il Coordinamento ritiene importante mantenere rapporti e attivita’ comuni con le strutture territoriali di questa organizzazione, con i quali, molti, da tempo condividono l'iniziativa.

CONVOCAZIONE NUOVO SCIOPERO

Sebbene le difficolta’ oggettive non siano poche, (in particolare l'apprssimarsi del periodo estivo che modifica sostanzialmente le possibilita’ di coinvolgimento di quei lavoratori che svolgono, ad esempio, attivita’ nelle scuole o in strutture che si recano ai soggiorni) E’ stata ribadita la volonta’ di verificare le possibilita’ tecniche di rilanciare lo SCIOPERO NAZIONALE DI CATEGORIA non oltre la prima settimana di Luglio, termine oltre il quale aumenterebbero ancor piu' le difficolta’.

E' stato fatto presente di valutare la possibilita’ di definire modalita’ di sciopero per quei lavoratori impegnati nei centri o soggiorni estivi.

Questa volonta’ non deriva dall' intestardirsi sullo sciopero "ad ogni costo". A fronte del permanere di tutte le rivendicazioni per cui lo avevamo proclamato il 28 Maggio, l' intervenuta firma della Bozza di Accordo sul nuovo CCNL Coop Sociali aggiunge purtroppo ulteriori e significative motivazioni.

L' Assemblea ha infatti espresso all'unanimita’ il suo pessimo giudizio sul recepimento delle norme previste dalla Legge Biagi nel nostro CCNL. In particolare quelle norme che riguardano il Part Time, che consentiranno alle Cooperative di impiegare il lavoratore/trice come e quando meglio gli pare; il Contratto di Inserimento, che permettera’ di assumere il lavoratore, in particolari condizioni, attribuendolo a due livelli inferiori di quello che gli spetterebbe! Senza dimenticare poi la parte economica.

Per quanto riguarda la piattaforma sarebbe importante riuscire ad espandere, spiegandola, la piattaforma esistente, che pur racchiudendo in se' tutti gli elementi fondamentali, richiederebbe una capacita’ di approfondimento maggiore.

BOZZA DI ACCORDO NAZIONALE

E' stato confermato il giudizio pessimo sulla Bozza di Accordo firmata da CGIL CISL e UIL per i motivi gia’ precedentemente esposti. La valutazione pone al centro della lotta non solo la parte economica ampiamente descritta nei volantini e nella documentazione, ma pone l'accento con forza anche sulla parte normativa. L'inserimento delle nuove norme e la loro ricaduta presente e futura sulla vita dei lavoratori/trici rendono la realta’ del settore, anche per quelli che finora si vedevano almeno in parte tutelati da un contratto nazionale, sempre peggiore. Inoltre E’ scritto chiaramente che il nostro CCNL recepira’ tutte quello nuove norme che saranno oggetto di trattativa interconfederale, ovvero tutte quello norme contro le quali i lavoratori hanno scioperato nei mesi precedenti.

Al fine di mettere a disposizione strumenti adeguati a tutte/i coloro che si troveranno a dover controbattere agli "argomenti" dei Confederali nelle assemblee e nei posti di lavoro, per spiegare ai lavoratori quali saranno, nella pratica, le ricadute delle nuove normative introdotte nella Bozza di Accordo, sul perch‚ dobbiamo bloccare questo accordo, abbiamo pensato di realizzare un volantino da utilizzare come retro di quanto gia’ prodotto per la parte economica.

Sara’ importante, ove possibile, convocare assemblee per spiegare questo accordo o dove non fosse possibile andare a "rompere le uova nel paniere" ai Confederali nelle loro assemblee, che dovrebbero svolgere per legittimare la firma del nuovo CCNL.

SECONDO QUANTO TRASPARE DOVREBBERO FIRMARE IL CCNL ENTRO IL 10 DI LUGLIO 2004, 30 MESI DOPO LA SUA SCADENZA!

ALTRI ELEMENTI DI DIBATTITO

In maniera sintetica, non certo per mancanza di importanza, riportiamo alcuni altri elementi della discussione:

- Importanza di non dimenticare quanto pi— volte affermato, ovvero che lavoriamo per un settore che non dovrebbe esistere, per aziende che non dovrebbero esistere, sotto un contratto che dovrebbe scomparire. Questo presuppone non dimenticare mai la necessita’ di rivendicare con forza il riassorbimento da parte degli enti pubblici dei servizi esternalizzati, l'assunzione dei lavoratori/trici in essi impegnati, e fino a quel momento, l'applicazione degli stessi contratti dei lavoratori dei settori dove lavoriamo.

- Non dimentichiamoci di porre il problema dei tagli dei servizi, la riduzione dei finanziamenti, i nuovi sistemi di gestione privatizzata dei servizi stessi come l'accreditamento, che vediamo applicato o in via di applicazione in molte citta’ e servizi

- L'inserimento e approfondimento del tema della qualita’, dell'accreditamento e della concezione stessa dei servizi del tema dell'organizzazione mobbizzante

- Sarebbe importante, per quanto riguarda la qualita’ dei servizi utilizzare gli stessi canoni usati dai fautori del cosiddetto No Profit, i quali parlano di Qualita’ delle Relazioni come base per Servizi di Qualita’. La legge Biagi E’ devastante in questo senso, in quanto E’ distruttiva per le relazioni stesse. Inoltre potrebbe essere importante utilizzare la stessa 626/94 e la sua interpretazione in merito al "Danno psicologico" e i contesti in cui questo si crea secondo quanto individuato dalla circolare Inail sul mobbing, per incidere in termini positivi sui contesti lavorativi

- Esiste il problema oltre CGIL CISL e UIL dei partiti politici, compreso il PRC, per la loro cogestione dei processi e delle scelte delle cooperative o alla meglio di indifferenza, per la responsabilita’ che loro rivestono nei confronti della nostra situazione lavorativa e di vita. Dovremo trovare il modo di agire su questo terreno

- Potrebbe essere importante organizzare una iniziativa collettiva del Coordinamento in una citta’, non in occasione dello sciopero, ma in una fase successiva magari in contemporanea con l'Assemblea del Coordinamento. Sara’ oggetto di discussione nella prossima riunione nazionale che si terra’ presumibilmente a meta' settembre

- Le modifiche di Legge attuali, in particolare quella che riguarda in termini peggiorativi la figura del socio lavoratore, potrebbero essere oggetto di raccolta di firme attraverso le quali proporre eventuali modifiche in sede istituzionale, senza nessuna illusione ma utilizzando questi momenti come propaganda e rafforzamento dell'iniziativa.

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