Imperialismo e guerra :: Paese arabo

Arabia Saudita: attivista diritti umani rischia pena di morte per «apostasia»

(18 Dicembre 2012)

E' un reato considerato «gravissimo» nel regno dei Saud dove sono negati diritti fondamentali

Roma, 18 dicembre 2012, Nena News - Raef Badawi, noto attivista saudita dei diritti umani, è stato rinviato ieri a giudizio per il reato di «apostasia» davanti a una corte religiosa. Dovesse essere trovato colpevole, Badawi potrebbe essere condannato alla pena di morte.

La rinuncia alla propria fede è un reato di eccezionale gravità in un paese come l'Arabia saudita dove sono negati diritti fondamentali, a cominciare dalla libertà di pensiero.

Badawi, arrestato lo scorso giugno nella città portuale di Gedda per motivi rimasti sino ad oggi sconosciuti, ha fondato assieme all'attivista dei diritti delle donne Suad al Shammari il Liberal Center. L'associazione aveva proclamato lo scorso 7 maggio una giornata di «libertà» in Arabia saudita, di protesta contro le imposizioni della religione.

Per l'occasione fu anche organizzata una conferenza sui diritti umani che scatenò la reazione delle forze di sicurezza saudite. Successivamente Badawi venne arrestato e di lui si sono avute notizie solo in occasione del suo rinvio a giudizio davanti ad una corte religiosa.

Nena News