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Fiat... prendi i soldi e scappa

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(7 Febbraio 2010) Enzo Apicella
La Fiat chiuderà lo stabilimento di Termini Imerese.

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Scuola, dopo la protesta di ieri al ministero per gli addetti alle pulizie ancora un incontro il 22 luglio

(9 Luglio 2013)

Un nuovo incontro il 22 luglio. I cinquemila addetti alle pulizie che ieri hanno bloccato il centro di Roma con un sit in davanti al ministero dell’Istruzione sono tornati a casa con un po' di amaro in bocca. Penalizzati dalla spending rewiev (“Decreto del fare”) con il taglio di almeno un terzo delle risorse, dovranno faticare parecchio per vedere il rinnovo degli appalti. Infatti, "a causa della continua riduzione dei finanziamenti - si legge in una nota della Filcams Cgil- da due anni si e' passati da 550 milioni di euro a 390 milioni, penalizzando l'efficienza, la qualità e la sicurezza di servizi essenziali di ambienti frequentati da alunni, docenti e personale operante in ambito scolastico e peggiorando ulteriormente la situazione di piu' di 21 mila lavoratori". Ieri, una delegazione composta da 23 persone, con lavoratori e rappresentanti Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil è stata ricevuta dal sottosegretario all'Istruzione, Marco Rossi Doria, al quale hanno chiesto di aprire un tavolo politico e di confronto con il ministro dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza. E sarà questa la chiave dell’incontro del 22 luglio. “Questo primo risultato, secondo la Filcams Cgil, anche se non esauriente, è già qualcosa". In vista del prossimo incontro con il ministro di viale Trastevere, si legge in una nota, "presenteremo al MIUR delle linee d'azione ancora piu' decise nelle quali gli chiederemo di impegnarsi a verificare a che punto sia l'iter normativo per ottenere il riconoscimento della cassaintegrazione. Il ministero del Lavoro ha già firmato il decreto. Serve ora la firma del ministero dell'Economia e delle Finanza. Chiederemo al ministro Carrozza di 'fare qualcosa', di sollecitarlo, affinché questa arrivi in tempi brevi". Ma non solo. Per difendere il diritto al lavoro dei lavoratori e garantire loro continuita', conclude la Filcams, "chiederemo che le gare di appalto vadano in avvio con i contratti attuativi non prima della fine di ottobre".

Fabio Sebastiani - controlacrisi.org

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