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(16 Aprile 2014)
Mentre la crisi del capitalismo sta colpendo in maniera sempre più grave le nostre condizioni di vita, un po’ in tutta Italia, isole comprese, si stanno rafforzando gruppi e gruppuscoli inneggianti all’indipendenza e all'autonomia di varie fette del territorio nazionale. Lo confermano gli ultimi avvenimenti in Veneto: dal referendum on line sull’indipendenza fino ai recenti arresti dei cosiddetti venetisti.
Queste forze rappresentano il tentativo della media e piccola borghesia locale (artigiani, lavoratori autonomi, commercianti, padroni di aziende a dimensioni territoriali...) di porsi alla testa del malcontento che tutti viviamo, dandogli contenuti politici che rispecchino i loro interessi, in primis quello della contestazione alle tasse.
La loro ribellione è contro lo stato centrale che rappresenta gli interessi della grande borghesia capitalista, ma a ben guardare essa ha le gambe corte.
Il “piccolo capitale” delle “piccole patrie” non può sconfiggere lo stato centrale e l'Unione Europea del grande capitale, perchè esso tenderà a trovare una collocazione d'interessi con quest'ultimi, diventando una forza apertamente reazionaria e antipopolare. La storia delle Lega lo dimostra.
SOLO LA CLASSE LAVORATRICE PUO' GUIDARE
LA TRASFORMAZIONE DI QUESTO SISTEMA
DI SFRUTTAMENTO E RAPINA!
Sono i lavoratori, la classe operaia e il proletariato, che subiscono il più grave sfruttamento del sistema capitalista e vedono le proprie condizioni di vita precipitare nell'attuale fase di crisi, a costituire una forza di reale cambiamento. Se sviluppa politicamente la lotta contro il proprio sfruttamento, la classe lavoratrice arriva a lottare per l'abbattimento di questo sistema fondato sugli interessi del grande capitale di industriali, banchieri e alta finanza, che opprimono anche la piccola e media borghesia, tutte le masse popolari e depredano i territori.
Dal Nord al Sud, dall'Electrolux di Porcia alla Fiat di Termini Imerese, si sviluppano le lotte degli operai in difesa del posto di lavoro e delle proprie condizioni di vita. Il movimento no Tav è divenuto, partendo dalla Valsusa, un movimento nazionale. Le mobilitazioni per la casa si stanno diffondendo e rafforzando in ogni città.
È l'unita nella lotta, da parte dei lavoratori e delle masse popolari, che può battere veramente questo sistema e questo stato. È creando un fronte di tutte le classi oppresse che sia guidato dalla classe operaia che il sistema capitalista può essere trasformato e abbattuto.
SOLO LA LOTTA E LA DIREZIONE
DEI LAVORATORI PUO' CAMBIARE LE COSE!
DIFENDERE CON LA LOTTA DI CLASSE I POSTI DI LAVORO,
LE NOSTRE CONDIZIONI DI VITA E IL TERRITORIO
DALLA PREDAZIONE CAPITALISTA!
COLLETTIVO TAZEBAO -per la propaganda comunista
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