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Il nuovo che torna

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(30 Agosto 2010) Enzo Apicella
Il segretario del PD Bersani propone un "nuovo Ulivo".

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Verona: "Zanotto è in crisi, elezioni anticipate possibili",

"la giunta viola le regole e il centrodestra deve poter difendersi”.

(13 Maggio 2005)

Dopo le dimissioni dell’assessore al Bilancio Marangoni e l’approvazione del polo finanziario con il ricorso all’articolo 43, lo stato di crisi dell’amministrazione comunale è evidente.

Lo sostiene il capogruppo di Rifondazione comunista Fiorenzo Fasoli, che ha fatto il punto sulla situazione politica in consiglio comunale.

“Sul polo finanziario l’amministrazione è in difficoltà e non sa più come uscirne - spiega Fasoli - la scelta di elevare il livello di scontro ha ragione d’essere solo se si pensa a elezioni anticipate, diversamente risulta poco lungimirante”.

Anche la sostituzione di Angelo Marangoni, assessore “tecnico”, con Giancarlo Frigo, per Fasoli è una scelta politica “emblematica”.

“Non c’è scelta più politica dell’assessore al Bilancio - dice Fasoli - aver nominato la persona che ricopriva il medesimo incarico nella precedente giunta di centrodestra è la risposta del sindaco Zanotto alla crisi della sua amministrazione: spostare l’asse politico verso destra, aprendo la porta a interlocutori moderati”.

“Anche le recenti nomine all’Iciss - continua il capogruppo di Rifondazione - sono state fatte sulla base della vicinanza ad un preciso blocco sociale della città e ad una parte dell’amministrazione, escludendo ogni soggetto laico o con una cultura ed esperienza di sinistra”.

“L’amministrazione continua a perdere pezzi” dice Fasoli in relazione all’uscita dalla maggioranza annunciata dal Pdci “mentre in consiglio c’è il blocco amministrativo e il conflitto fra forze politiche si estende a tutto, in uno scontro frontale in cui la sinistra rischia la marginalizzazione”.

“A questo punto è opportuno verificare se la maggioranza esiste ancora” conclude Fasoli, che sull’ostruzionismo praticato dal centrodestra rileva: “oggi l’ostruzionismo è legittimo, perché se la maggioranza infrange le regole è giusto per la minoranza difendersi”.

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