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L'Inghilterra domina l'economia

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(1 Dicembre 2011) Enzo Apicella

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La mia pensione in borsa? No grazie!

(10 Luglio 2005)

Entro settembre il governo vorrebbe approvare la legge che regolamenterà il versamento nei fondi pensione dei TFR e dei TFS (dei dipendenti pubblici assunti dal 2000 in poi), e con gennaio 2006 vorrebbe far partire il meccanismo del silenzio assenso (il lavoratore che non manifesterà per iscritto il proprio rifiuto entro sei mesi vedrà automaticamente versato il proprio futuro TFR/TFS in un fondo pensione).

Versare il TFR/TFS in un fondo pensione significa affidare la propria pensione alla speculazione finanziaria, ai rischi del gioco in borsa, dove qualunque investimento è sempre rischioso.

Anche chi sostiene che i fondi pensione non investiranno su titoli rischiosi e si limiteranno ad acquistare obbligazioni, si “dimentica” di ricordarti che anche queste possono crollare: Cirio e Parmalat erano obbligazioni! E sostengono questa bufala dei fondi “sicuri” non solo, ovviamente, i gestori dei fondi, ma anche Cgil-Cisl-Uil. I sindacati confederali, infatti, non solo sono cogestori di tutta l’operazione, ma sono già impegnati a piazzare i loro fondi pensione tra i lavoratori.

Rifiutarsi di aderire ai fondi pensione significa non correre il rischio di fare la stessa fine dei lavoratori statunitensi della scuola, della Enron, della United Airways, ecc., che hanno visto i loro fondi azzerati, hanno perso la pensione e ricevono solo un piccolissimo sussidio statale.

Ma i crolli dei fondi pensione non avvengono solamente negli USA, anche quelli italiani hanno già i loro problemi!

Quello dei dipendenti COMIT è stato chiuso e azzerato e chi era già in pensione non avrà più alcuna pensione integrativa (con un accordo sottoscritto tra Banca Intesa, proprietaria di Comit, e Cgil-Cisl-Uil).

Quello dei dipendenti di DEUTSCHE BANK ha acquistato titoli speculativi delle Cayman Islands (noto paradiso fiscale), quote di “hedge funds” (fondi ad altissimo rischio) e quote di prodotti finanziari emessi della stessa Deutsche Bank o dalle sue controllate, nonostante il COVIP (l’organismo di vigilanza dei fondi pensione) sostenga che in Italia nessun fondo pensione aziendale acquisti titoli della propria azienda, come avverrebbe invece .... solo negli USA!
In questi due fondi, guarda un po', negli organismi di direzione siedono anche i rappresentanti di Cgil-Cisl-Uil (che dicono di farlo per salvaguardare i soldi dei lavoratori) e sono stati tecnicamente diretti dagli esperti di due tra le banche più importanti nella costruzione e collocazione di fondi e prodotti finanziari!.

Dopo una vita di lavoro sempre più precario, se non vuoi anche una vecchiaia con una pensione precarizzata, NON VERSARE IL TUO TFR/TFS NEI FONDI PENSIONE.

Occorre organizzarsi in tutti i posti di lavoro e nel territorio, da subito, per dare vita a una mobilitazione di massa contro il versamento dei TFR/TFS nei fondi pensione. Per riuscirci abbiamo iniziato a costruire un COMITATO CONTRO LO SCIPPO DEL TFR, aperto a tutti e costituito a partire direttamente dai posti di lavoro.

Un comitato che organizzi la battaglia nei posti di lavoro, non limitandosi a rigettare la pratica del “silenzio assenso”, ma che vuole organizzare assemblee e l'approvazione di mozioni contro il versamento del TFR/TFS nei fondi pensione, interventi nel territorio e nel sociale, fornire materiale di propaganda e documentazione ai lavoratori che vogliono lottare per migliorare le loro condizioni di vita.

Un comitato e una campagna unitari e aperti, senza alcuna preclusione:

- Per organizzare il rifiuto del versamento dei TFR/TFS nei fondi pensione e il silenzio-assenso previsto dal prossimo settembre

- Per ridare la piena disponibilità del TFR/TFS a tutti i lavoratori giovani e precarizzati che ne sono stati privati

- Per riconquistare le pensioni pubbliche e il sistema di calcolo retributivo

- Per abrogare le varie controriforme pensionistiche Amato, Dini, Prodi, Berlusconi
ad oggi hanno aumentato l’età pensionabile e ridotto le pensioni, affidandone i destini ai mercati finanziari con i fondi pensione

- Per dare vita a una mobilitazione contro il furto dei TFR/TFS,
che partendo da questa battaglia, possa anche consolidarsi come strumento per continuare una lotta comune contro la sempre maggior precarizzazzione dei lavori e della vita, a cominciare dall’abrogazione del “Pacchetto Treu” e della “Legge 30” che ne sono a pieno titolo i principali responsabili.

Costruiamo il COMITATO CONTRO LO SCIPPO DEL TFR

http://www.controloscippodeltfr.org
comitato@controloscippodeltfr.org

Hanno finora aderito al comitato: Confederazione Cobas, L'Altra scuolA Unicobas, Sin Cobas, Slai Cobas, USI (di viale Isonzo 10 MI), Centro Sociale Autogestito Vittoria

Sedi di riferimento del Comitato Contro lo Scippo del TFR:
Slai Cobas: Viale Liguria 49, 20143 Milano, tel/fax 02/8392117.
Sede RSU Slai Cobas Alfa Romeo, Arese (MI), tel. 02/44428529.
Confederazione Cobas: Viale Monza 160, 20127 Milano, tel 02/27080806 fax 02/25707140.
USI: Viale Isonzo 10, Milano, tel. 02/54107087, fax 02/54107095.
SinCobas: Via Pietro Calvi 29, Milano, tel 02/7492485, fax 02/7492503.
Unicobas: Via Primaticcio 217, scala B/2° piano, 20147 Milano, tel 02/4043057, fax 1782265600.
Centro Autogestito Vittoria, via Friuli ang. via Muratori, Milano, tel/fax 02/5453986.

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