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Obama o Romney?

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(6 Settembre 2012) Enzo Apicella

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(Il nuovo ordine mondiale è guerra)

Appello per la convocazione delle iniziative del 10-11 settembre

(24 Luglio 2005)

I tragici attentati di Londra hanno ridato fiato ai cultori della guerra preventiva/globale e a quanti sostengono che la guerra, lungi dal fermarsi, deve estendersi ed approfondirsi per estirpare il "terrorismo".

In realtà ciò che opera non è una presunta "spirale guerra-terrorismo" ma una terrificante guerra che sta dilagando dappertutto nel mondo. Il sistema guerra sta mietendo ovunque sempre più vittime civili : il vastissimo movimento per la pace a carattere mondiale, prova identico orrore e ripulsa per i morti di Londra come per quelli di Falluja, nè considera un morto "occidentale" più importante di un morto iracheno o palestinese o afgano.

E' prevedibile che gli Usa e il coro di guerrafondai vorranno trarre ancora più vantaggi in vista del prossimo 11 settembre, quando gli attentati delle Twin Towers verranno usati non solo per giustificare bensì per estendere la guerra permanente contro la "ferocia del terrorismo".

In tale quadro, per la prima volta l'11 settembre è purtroppo anche la data di convocazione della marcia Perugia-Assisi, indetta dalla "Tavola della pace", marcia che in altre occasioni aveva visto realizzarsi una vasta mobilitazione unitaria contro la guerra.

La pessima scelta di far coincidere la manifestazione proprio con tale data-simbolo, la centralità data dai promotori, nelle parole d'ordine e nel materiale di propaganda, alla "lotta al terrorismo"- che diviene l'obiettivo principale mentre sparisce la richiesta di ritiro immediato delle truppe dall'Iraq - e l'enfasi ossessiva su un inverosimile "riprendiamoci l'ONU" - che vorrebbe far credere che l'ONU sia stato in passato "nostro" e che possa diventare uno strumento democratico di governo del mondo - realizzano una indicazione ambigua e sbagliata che rende impossibile la partecipazione di quanti ripudiano la guerra " senza se, senza ma".

Mentre consente al gruppo dirigente del centrosinistra, ai Fassino,D'Alema,Rutelli,Marini,Prodi,.di legittimare la politica che passa per il graduale ritiro delle truppe per permettere il passaggio sotto le bandiere Onu dell'occupazione irakena; una Onu recuperata e disponibile per " nuove missioni umanitarie".

Di questo scivolamento neogovernativo, dell'irriformabilità dell'Onu, della necessità di rafforzare e articolare una campagna permanente contro il "sistema Guerra",di rifiuto del "pacchetto di leggi emergenziali e liberticide"( più fermo di polizia, più arresti e CPT), ne parleremo nell'Assemblea Nazionale, che proponiamo per il 10 settembre a Roma al vasto arco di forze componenti il movimento nowar. Dopo Londra, la maggioranza del popolo italiano è ancora più convinto dell'uscita dai teatri di guerra e del ritiro delle truppe dall'Irak , come del resto della necessità di realizzare concreti ponti di pace ponendo fine al riarmo e alle basi militari, dove si scoprono una quantità enorme di armi atomiche installate e pronte a colpire , a distruggere, a cancellare noi ed altri popoli.

L'11 settembre 2005 deve poter simboleggiare un autentico messaggio di pace, l'indicazione senza ambiguità di una forte repulsa della guerra attraverso la mobilitazione per il disarmo nucleare e convenzionale, per lo smantellamento delle basi, per la chiusura e riconversione delle fabbriche d'armi.: facciamo in modo che a Camp Darby, come a Taranto, La Maddalena; Quirra, Sigonella, Pisignano, Aviano, Gaeta, Napoli,..

Il popolo della pace torni a manifestare con passione e determinazione.

Confederazione Cobas,Comitato Nazionale per il ritiro dei militari italiani dall'Irak, Rete dei Comunisti, Action, Red Link, Contropiano....

riferimenti:
viadalliraqora@libero.it
cpiano@tiscali.it

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