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(28 Febbraio 2012) Enzo Apicella

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(La Val di Susa contro l'alta voracità)

Il Governo tenta di vietare lo sciopero in Val di Susa

(15 Novembre 2005)

Con incredibile tempismo, la Commissione di Garanzia per l’esercizio, in realtà contro l’esercizio, del diritto di sciopero nei servizi pubblici ha intimato alla Confederazione Unitaria di Base, nel pomeriggio di lunedì, la revoca dello sciopero generale della Val di Susa.

Ci limitiamo a far rilevare che:

- Se anche avessero ragione nel merito, e non l’hanno, non ci sono i tempi tecnici per una revoca dello sciopero e questa scelta, politica e non tecnica, ha un solo fine: colpire un movimento di lotta deciso nelle assemblee dai cittadini e dai lavoratori della valle in forma aperta e collettiva;

- L’argomento che utilizzano, la mancanza di una distanza adeguata rispetto allo sciopero del 25 novembre dei sindacati istituzionali, è pretestuoso visto che lo sciopero del 16 non è uno sciopero generale nazionale ma riguarda un preciso territorio. Ancora una volta un argomento che si vuole tecnico è strettamente politico;

- Lo sciopero è proprietà dei lavoratori e delle lavoratrici, è stato deciso da loro e non possono essere dei burocrati a negare questo diritto.

La CUB ha fatto ricorso contro questa decisione e chiede a tutte le forze politiche e sindacali e, soprattutto, a tutte le lavoratrici e i lavoratori, al di là della loro opinione sull’alta velocità, di mobilitarsi per difendere il diritto di sciopero ancora una volta pesantemente attaccato. Difendere la libertà ovunque!

Torino, 14 novembre 2005

Per la Confederazione Unitaria di Base
Cosimo Scarinzi

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