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Gerusalemme est

Gerusalemme est

(10 Novembre 2010) Enzo Apicella
Prosegue la colonizzazione di Gerusalemme est. Israele ha annunciato ieri un nuovo piano per la costruzione di circa 1.300 nuovi appartamenti.

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(Palestina occupata)

Bombardato l’ospedale di Gaza: il governo israeliano verso la “soluzione finale” per i palestinesi

(18 Ottobre 2023)

guernica

Nella guerra “asimmetrica” (una delle potenze militari del mondo, uno Stato armato fino ai denti: Israele, e un popolo disperso che, per la comunità internazionale, non esiste: i palestinesi) in corso, Israele si avvia – con il bombardamento dell’ospedale Al Ahli di Gaza che ha fatto 500 morti - alla “soluzione finale” del problema palestinese. Non lo diciamo noi, lo dice il ministro della guerra israeliano Yoel Gallant: “Stiamo lottando contro animali umani e agiamo di conseguenza. Abbiamo abolito tutte le regole della guerra…”. Sostegno pieno ma Israele degli USA e al massimo qualche balbettio dell’Unione Europea che, però, approfitta del gesto insano di un musulmano (che era comunque sotto sorveglianza visto che oggi ci dicono che era arrivato in Europa insieme ai profughi sbarcati a Lampedusa…) per riprendere la litania del “terrorismo”. La stessa usata per promuovere ogni guerra degli ultimi anni (dopo tutto l’Iraq fu spianato perché Saddam Hussein aveva “armi di istruzione di massa”: armi mai trovate in 10 anni di occupazione) .
Diceva quasi 70 anni fa Frantz Fanon: “Di fronte al mondo colonialista, il colonizzato è sempre colpevole”.

Dopo aver assistito alla peggiore figura fatta dall’informazione occidentale asservita all’imperialismo USA e ai suoi alleati con la notizia, di fonte israeliana, dei 40 bebè sgozzati da Hamas, bugia smentita dopo poche ore anche se la stampa italiana l’ha sparata in prima pagina per 3 giorni, poi scomparsa senza alcuna spiegazione da parte loro (solo un quotidiano ha ammesso che la notizia non aveva alcuna conferma). Una gigantesca fake news che la dice lunga sulla nostra “libertà” di stampa, riportiamo qualche dato da un articolo di D. Barontini sul sito di Contropiano:
“Ricordiamo che la popolazione di Gaza è composta al 51% da minori di 15 anni, e che il 40% è al di sotto dei 12 anni. Quindi quando leggete “tremila morti” (non uccisi, per carità…) a Gaza”, finora, dovete calcolare 1.200 bambini e 300 giovanissimi adolescenti”.

Lo stato di Israele non è sionista, è nazista e dei nazisti usa le stesse tecniche.
Che differenza c’è tra “popolo eletto” e “razza ariana”?
Che differenza c’è gli “animali umani” (definizione del ministro della Difesa di Israele riferita ai palestinesi tutti) e gli “untermenshen” (sub umani, definizione del ministro nazista Heinrich Himmler del 1936)?
Che differenza c’è tra l’ennesima punizione collettiva (vietata dal diritto internazionale e considerata crimine di guerra) a Gaza e le stragi nazifasciste di ritorsione sui civili (5.660 con più di 23.000 morti, censite dall’Istituto Ferruccio Parri con la collaborazione dell’ANPI) come quelle di Marzabotto e di Sant’Anna di Stazzema per citare solo le più note?
I bombardamenti sui civili palestinesi (con fosforo bianco, che hanno fatto in 11 giorni 3.000 morti, 12.000 feriti e 600.000 sfollati) hanno un precedente che noi europei dovremmo ricordare: quello di Guernica da parte della Germania di Hitler.
Le “punizioni collettive” sono vietate dai trattati internazionali e sono un crimine di guerra.
A Gaza, dopo anni di strisciante genocidio, è in atto una gigantesca punizione collettiva: niente elettricità, niente acqua, niente medicine, ospedali al collasso, la città ridotta in macerie fumanti, bombardamenti col fosforo bianco e via dicendo. L’esercito israeliano ordina l’evacuazione di Gaza e poi spara sui civili in fuga. Ma molti si sgolano a ricordare il “diritto a difendersi” di Israele.
E i palestinesi non godono di questo diritto? A loro è permesso solo (da più di 70 anni) farsi massacrare in silenzio?

Per finire, a Landini e a tutta quella falsa “sinistra”, a cominciare dal PD, che oggi si affannano a strillare il loro pieno sostegno allo Stato nazi-sionista di Israele, noi che siamo lavoratori ed ex lavoratori vogliamo ricordare quella enorme macchia sul movimento sindacale italiano che fu il sostegno senza se e senza ma alla “guerra umanitaria” contro la Jugoslavia, 78 giorni di bombardamenti ininterrotti sulla popolazione civile con l’uso di uranio impoverito e bombe a grappolo (guerra finita con la costruzione in Kosovo della più grande base militare statunitense in Europa, Camp Bond Steel)..

La spiegazione di oggi? Presto detto. L’Unione Europea è tra i primi partners commerciali dello Stato di Israele e, come diceva nel 2019 l’allora ambasciatore israeliano in Italia in un convegno “In Israele ci sono 310 multinazionali che hanno aperto dei centri per la ricerca e per lo sviluppo”, (tra cui ENEL, Banca Intesa, Alitalia, Edison, gruppo Pizzarotti, Tim Group, ecc.). Gli affari e i profitti prima di tutto.

Siamo e restiamo al fianco del popolo palestinese e della sua eroica Resistenza contro l’imperialismo.

Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli” - Sesto S.Giovanni

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