">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Comunisti e organizzazione    (Visualizza la Mappa del sito )

La borghesia non è invincibile, il capitalismo non è il solo sistema possibile. Esiste un’alternativa sicura!

(7 Novembre 2023)

lenin rivoluzione ottobre

La Rivoluzione Socialista d’Ottobre avvenuta in Russia il 7 novembre 1917 ha segnato una svolta radicale e indelebile nella storia mondiale: il passaggio dal vecchio mondo capitalista al nuovo mondo socialista.

Le rivoluzioni passate avevano solo sostituito una classe sfruttatrice con un’altra, ma lo scopo del proletariato vittorioso non era quello di sostituire una forma di sfruttamento con un’altra, ma di sopprimere ogni sfruttamento dell’essere umano sull’essere umano, al fine di abolire completamente la divisione della società in classi.

La rivoluzione soppresse la proprietà borghese e trasformò i mezzi di produzione, di scambio, di trasporto, in proprietà sociale, distrusse il vecchio apparato statale, instaurò il potere della classe operaia e cominciò a costruire il nuovo sistema socialista.

Si aprì così la prima breccia nella catena dell’imperialismo mondiale e iniziò l’era delle rivoluzioni proletarie. La rivoluzione provò la correttezza dell’analisi di Lenin secondo cui la vittoria della rivoluzione socialista è possibile all’inizio in un paese o in un gruppo di paesi, come conseguenza dello sviluppo ineguale del capitalismo.

La Rivoluzione Socialista d’Ottobre, emancipando le nazioni oppresse e costituendo una repubblica socialista sovietica, diede un impulso gigantesco alla liberazione nazionale e sociale dei popoli dei paesi oppressi, coloniali e semicoloniali del mondo.

Avendo gettato il seme della rivoluzione sia nei centri dell’imperialismo che nelle sue retrovie, accelerando la formazione di partiti comunisti e rivoluzionari in molti paesi, la Rivoluzione d’Ottobre mise a repentaglio l’esistenza stessa del capitalismo mondiale nel suo insieme.

L’Ottobre Rosso ha dimostrato che per realizzare una rivoluzione socialista e instaurare la dittatura del proletariato, la classe operaia deve conquistare i suoi alleati (che allora erano in particolare le masse dei contadini lavoratori) e guidare la massa degli sfruttati e degli oppressi.

La dittatura del proletariato, strumento della rivoluzione proletaria, è quindi l’alleanza di classe fra il proletariato, avanguardia dei lavoratori e i numerosi strati semiproletari e non proletari di lavoratori. Un’alleanza che ha per scopo il rovesciamento completo del capitale, lo schiacciamento della resistenza della borghesia e dei suoi tentativi di restaurazione, l’instaurazione e il consolidamento definitivi del socialismo, prima tappa della società comunista.

La Rivoluzione Socialista d’Ottobre segnò l’ascesa della democrazia proletaria, un tipo di Stato completamente nuovo in cui gli stessi lavoratori partecipano direttamente alla costruzione della propria vita statale dall’alto verso il basso.

Essa è stata anche una rivoluzione nelle menti, nell'ideologia della classe operaia. Ha segnato la vittoria del marxismo sul riformismo, del leninismo sul socialdemocratismo. Ha dimostrato che è impossibile porre fine al capitalismo senza porre fine al socialdemocratismo e all’opportunismo nel movimento operaio.

La lotta rivoluzionaria fu condotta alla vittoria sotto la direzione del Partito Comunista (bolscevico), il cui capo era V.I. Lenin. Il Partito riuscì a radunare le masse di tutti gli sfruttati dietro la classe operaia e ad isolare i partiti borghesi e piccolo borghesi, assicurando la vittoria del marxismo rivoluzionario sul revisionismo (fenomeno internazionale che consiste nella revisione dei principi e delle fondamentali tesi marxiste ed in seguito leniniste, la cui essenza sta nel motto “Il fine è nulla, il movimento è tutto”), sull’opportunismo e il riformismo.

La storia ha provato che quando il revisionismo riesce a prevalere nel Partito, le conquiste rivoluzionarie vengono distrutte e viene attuata la restaurazione capitalista. In Unione Sovietica e negli altri paesi socialisti non è stato il comunismo a fallire ma il revisionismo!

Oggi, a distanza di 106 anni dalla Rivoluzione Socialista d’Ottobre, tutte le principali contraddizioni del capitalismo si vanno inasprendo. La crisi generale del capitalismo si aggrava in ogni suo aspetto: economico, politico, sociale, culturale, morale, sanitario, ambientale, etc.

Il mondo è sempre più diviso fra una minoranza di parassiti che vive nel lusso e nello spreco, mentre cresce la massa della miseria, dell’asservimento, dello sfruttamento più bestiale, mentre l’incubo dei licenziamenti, della disoccupazione, della precarietà, delle pensioni di fame grava su milioni e milioni di proletari.

In questo scenario grandi masse di lavoratori sfruttati e i popoli oppressi stanno riprendendo a mobilitarsi e lottare, si ribellano allo stato di cose presenti rivendicando pane, lavoro sicuro, pace, diritti, giustizia sociale, salvaguardia dell’ambiente, cercando un’alternativa ad un sistema barbaro, basato sulla maledetta legge del profitto a cui tutto viene finalizzato.

Questa alternativa sicura esiste, è il socialismo! È infatti impossibile porre fine allo sfruttamento, alla disoccupazione, alla miseria, all’insicurezza del lavoro e della vita, alle guerre ingiuste e di rapina, alla reazione politica e al fascismo, senza il rovesciamento del capitalismo e l’edificazione della nuova società, unica soluzione per il futuro dell’umanità.

L’Ottobre Rosso ha dimostrato che il capitalismo non è invincibile, che le masse lavoratrici guidate dal proletariato hanno la forza per spezzare il dominio borghese, che è possibile, necessario e urgente costruire una nuova e superiore organizzazione della società, un più elevato livello di produzione sociale e migliori condizioni di vita e di lavoro, con alti livelli di educazione, sanità, servizi sociali e culturali, pubblici e gratuiti.

La grande lezione della Rivoluzione Socialista d’Ottobre ha anche messo in luce il ruolo fondamentale dell’avanguardia politica rivoluzionaria, il Partito comunista, indispensabile strumento di direzione non solo per assicurare la vittoria della rivoluzione ma in tutta la lotta nel periodo del socialismo, fino al comunismo.

Per questo affermiamo che oggi l’unione dei gruppi comunisti, dei singoli comunisti e dei migliori elementi del proletariato in una sola organizzazione preparatoria del Partito comunista quale reparto d’avanguardia, organizzato e cosciente del proletariato, che sia basata sui principi del marxismo-leninismo e dell’internazionalismo proletario, rompendo nettamente con l’opportunismo, è il compito attuale da adempiere nel nostro paese.

Apprendiamo gli insegnamenti e le grandi conquiste della Rivoluzione Socialista d’Ottobre!

Uniamoci, lottiamo e organizziamoci contro il marcio sistema capitalista-imperialista!

Il nostro futuro non è nel moribondo capitalismo, ma nella rivoluzione e nel socialismo!

Viva la Rivoluzione Socialista d’Ottobre!

7 novembre 2023

Militanza Comunista Toscana
Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Oltre la crisi. Oltre il capitalismo»

Ultime notizie dell'autore «Piattaforma Comunista»

1741