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63° anniversario

63° anniversario

(15 Maggio 2011) Enzo Apicella
63° anniversario della fondazione dell'entità sionista e della nakba palestinese

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Israele sta commettendo un massacro a Gaza. È un genocidio, non una guerra!

(10 Novembre 2023)

cipoml

È passato un mese. Il sionismo israeliano, prendendo a pretesto l’incursione delle organizzazioni per la Liberazione della Palestina nel sud dei territori occupati il 7 ottobre, continua da allora i suoi attacchi mortali contro la Palestina.

Israele e gli imperialisti occidentali, gli Stati Uniti, i paesi dell’Unione Europea, soprattutto Germania e Francia, il Giappone, il Canada, l’Australia, parlano di una guerra israelo-palestinese. No! Questa non è una guerra. Da un mese il mondo assiste all’aggressione unilaterale di Israele e allo sterminio di massa dei palestinesi organizzato a sangue freddo. Soprattutto a Gaza, è un genocidio!

La disumana aggressione sionista contro Gaza con bombardamenti aerei e missili non può essere descritta con altre parole. È un genocidio. Bombe e missili vengono lanciati contro donne, bambini e civili. Il bombardamento non lascia nulla di intentato. Vengono colpite le case in cui la gente vive, le scuole, gli ospedali, le moschee e le chiese che sono sotto la supervisione delle Nazioni Unite, dove vi sono i rifugiati per sfuggire ai missili. A causa del divieto e dell’assedio sionista, la popolazione è privata di acqua, cibo, medicine ed energia, necessari soprattutto negli ospedali. I palestinesi, ridotti allo stato di rifugiati nella loro stessa terra e chiaramente oggetto di genocidio, sono spinti a evacuare Gaza e abbandonarla ai sionisti.

L’aggressione sionista, che si è trasformata in genocidio a Gaza, si è estesa a tutti i territori palestinesi. In Cisgiordania, dove sono già stati uccisi centinaia di palestinesi, la crudeltà israeliana non conosce confini a Ramallah, Tulkarem, Nablus, Hebron e Gerusalemme Est. I campi profughi sono il bersaglio diretto dell’aggressione israeliana. In molte città è stato imposto il coprifuoco. È vietato persino uscire sul balcone. I palestinesi arrestati hanno già superato il migliaio.

Per noi, in quanto comunisti, la lotta per la liberazione della classe operaia non è altro che la lotta per la liberazione dell’intera umanità, che è il nostro scopo finale. Non riconosciamo le disuguaglianze basate su lingua, religione, colore della pelle o etnia, lottiamo contro tutte le disuguaglianze. Non siamo né anticristiani, né anti-islamici, né antisemiti. Non tolleriamo l’islamofobia e l’antisemitismo. Tuttavia, il sionismo non difende l’ebraismo o gli ebrei, è un razzismo rabbioso. È negare a un popolo oppresso il diritto di vivere nella propria terra. È crudele oppressione. È bombe e missili che colpiscono le persone. È carri armati e cannoni che sparano sui civili. È prigione, tortura. È sinonimo di genocidio.

Gli Stati occidentali si vantano di essere democratici, ma sostengono l’oppressione sionista che ha raggiunto la dimensione del genocidio parlando del “diritto di Israele a difendersi”. E si oppongono persino alla dichiarazione di un cessate il fuoco per la fornitura di aiuti umanitari!

Biden è arrivato al punto di sostenere che i palestinesi hanno bombardato da soli l’ospedale di Al Ehli. La cosiddetta ipocrisia democratica si è trasformata in difesa del genocidio. I popoli dell’occidente si oppongono alla persecuzione del popolo palestinese e protestano contro l’aggressione israeliana. Purtroppo, però, sono governati da imperialisti e reazionari, nemici dei lavoratori e dei popoli, nemici dell’umanità, che, come il sionismo, sono destinati ad essere gettati nel mondezzaio della storia.

Noi ammiriamo la resistenza del popolo palestinese.

Mentre gli imperialisti occidentali approvano e sostengono il sionismo israeliano e il suo genocidio contro il popolo palestinese, ci congratuliamo con la classe operaia e i popoli del mondo che si ergono in difesa del popolo palestinese e li invitiamo ad aumentare il loro sostegno e a imporre un cessate il fuoco al sionismo.

Chiediamo a tutti i paesi, soprattutto a quelli arabi e della regione che hanno normalizzato o stanno normalizzando le loro relazioni con i sionisti, di seguire il percorso della Bolivia e di tagliare le loro relazioni con il sionismo israeliano.

Gli attacchi israeliani devono essere fermati immediatamente, la decisione urgente dell’ONU sul cessate il fuoco deve essere attuata!

Gli imperialisti, con le loro navi e i loro aerei, devono togliere le loro mani dalla Palestina.

Libertà per il popolo palestinese!

Viva l’unità degli operai di tutto il mondo, la fratellanza dei popoli!

7 novembre 2023

Conferenza Internazionale di Partiti e Organizzazioni Marxisti-Leninisti (CIPOML)

1923