Capitale e lavoro :: La controriforma dell'istruzione pubblica

Verona: la polizia contro gli studenti che contestano il Job&Orienta

(28 Novembre 2005)

Purtroppo la manifestazione degli studenti in Fiera è finita con l’intervento pesante delle forze dell’ordine.

Quando succedono fatti del genere diventa indispensabile porsi delle domande.

Ed allora perché la presenza di una delegazione di manifestanti non è stata ammessa all’interno degli spazi espositivi?
Non erano questi gli accordi sottoscritti con la locale Questura?
Chi non è stato ai patti?
Come mai questo cambio di indirizzo e perché questo uso sproporzionato della forza?

Eppure gli studenti erano a viso scoperto ed a mani nude per cui anche in questa occasione sembra applicato il nuovo concetto di legalità cofferattiana per cui il ricorso alla forza è giustificato a prescindere dalle motivazioni della protesta.

Ma quando mai si metterà all’ordine del giorno la condizione giovanile, il precariato diventato istituzione, l’incertezza fatta sistema?

Su cosa si pensa di orientare se non ci sono sbocchi pratici nemmeno ad inventarli?
Da una parte si vuole una scuola classista ed escludente e dall’altra si reprime chi vuol manifestare il proprio dissenso da un progetto che lo penalizza e lo colpisce profondamente.

In questa maniera credo siano serviti anche coloro che, con troppa facilità negli ultimi tempi, hanno espresso giudizi lusinghieri nei confronti delle forze dell’ordine, ma quello che più mi preme è affermare la necessità e l’urgenza di porre al centro del dibattito e dell’attenzione politica la questione giovanile oggi privata di ogni sbocco e prospettiva.

Berlusconi l’ha voluta piegare alla logica del profitto e dell’impresa, mi auguro che l’Unione la voglia assumere come questione qualificante del suo programma per ridarle la dignità e la considerazione che merita.

Fiorenzo Fasoli (PRC Verona)